Titolo: Montmartre
Autori: Gaia Favaro e Gianfranco Vitti
Editore: Lavieri Edizioni
Data di uscita: 2022
Genere: graphic novel
Pagine: 96
Volume: autoconclusivo
Montmartre di Gaia Favaro e Gianfranco Vitti, pubblicato da Lavrieri Edizioni, è una graphic novel ambientata in un quartiere parigino, dove si mescolano arte e nostalgia.
- La mia Recensione -
Montmartre è una colorata ed artistica graphic novel... artistica in tutti i sensi! Perché il tema principale è proprio l'arte.
Lucille Morel è una giovane ventenne che arriva nella città di Parigi per motivi di studio e si trasferisce nella soffitta di una casa nel quartiere di Montmartre. Lucille giunge sola nella capitale e, sebbene inizialmente non conosca nessuno, col suo modo gentile, educato, attento e generoso, inizia ad osservare e a interagire con chi le sta attorno, con chi incontra per strada e chi incrocia le sue giornate nella nuova quotidianità parigina.
Lei non è abituata a stare da sola, per questo cerca sempre un saluto, un sorriso, un conforto in chi si trova accanto, ma allo stesso tempo si sente molto sola... e non per la lontananza dalla sua famiglia. Infatti non risponde sempre alle telefonate che riceve dai genitori, preferisce piuttosto perdersi nell'osservare tutti i colori, i rumori e le peculiarità del quartiere dove tutto è nuovo per lei.
Certo il corso d'arte a cui è iscritta le interessa, ma ciò che cattura maggiormente l'attenzione e le giornate di Lucille sono soprattutto le persone che incontra e ogni possibile soggetto adatto ad essere disegnato o ritratto.
Quello che sa fare meglio Lucille è proprio con un blocco ed una matita in mano. Ha talento e molta cura nel ritrarre ciò che disegna... tanto quanto si perde in un mondo tutto suo pieno di domande, di dubbi, di insicurezze...
Lucille è una ragazza molto buona e altruista, anche se con la testa un po' sulle nuvole, da perfetta artista e sogratrice, e il suo modo di fare viene notato e capito soprattutto da sue persone: il clochard Gogol e l'artista di strada Pierre Faurè.
Sarà proprio grazie a loro che Lucille avrà modo di addentrarsi maggiormente nella vita del quartiere parigino, di apprezzare la bellezza della città, capire i retroscena delle vite delle persone e - soprattutto - affrontare le proprie innumerevoli tematiche irrisolte che si porta dietro dalla sua vita fuori Parigi.
Come si capita nella vita delle persone?
E loro come entrano nelle nostre?
Semplicemente lasciandole entrare?
Può essere così facile?
Le giornate di Lucille non saranno sempre facili, anche perché lei così attenta a ciò che la circonda, non è capace di esprimere tutto quello che sente tenendoselo sempre dentro, senza avere il coraggio o la forza di aprirsi davvero con coloro che cercano di volerla conoscere meglio... e che vorrebbero davvero il suo bene.
Capita di non essere più soli e di esserlo sempre, anche nello stesso giorno.
La storia contenuta in Montmartre è una storia realizzata a quattro mani dall'unione di due idee: quella scritta di Gaia Favaro (che ha pensato e scritto la storia) e quella grafica di Gianfranco Vitti (che ha realizzato ed illustrato la parte grafica del volume).
È una storia che dice e non dice, che racconta tra le righe e lascia spazio all'immaginazione e alla sensibilità dei lettori di colmare i vuoi non così espliciti della narrazione.
La storia è breve ma intensa, e nonostante l'abbia letta velocemente, a distanza di tempo dalla lettura sto ancora riflettendo su alcune sfaccettature di episodi e sfumature di emozioni contenute tra le pagine. Non sempre è facile spiegare le cose che succedono, e i personaggi di questa graphic novel sono molto più elaborati e complessi di quanto sembrino... ma anche molto più sensibili di quanto vogliano farsi vedere.
Ho apprezzato questa lettura per la sua apparente semplicità e complessità intrinseca, ho gradito la narrazione piena di sottointesi, di spazi luminosi e di ombre (anche nel senso figurato, dei sentimenti e delle faccende lasciate in sospeso).
Mi hanno incuriosito anche le interazioni tra i personaggi e la loro evoluzione (sia emotiva che personale).
Le scene e le illustrazioni accurate hanno catturato la mia attenzione fin da subito e mi è piaciuta l'idea che hanno adottato i due autori per rendere la storia in più fasi e periodi temporali (il finale mi è piaciuto davvero molto).
Non è una storia così semplice e ovvia come appare a primo impatto, è presente anche il sottotesto ed è questo che mi ha fatto apprezzare maggiormente la lettura fatta. 😉
Gaia Favaro (1978) vive e lavora a Taranto. Gli studi classici la spronano a coltivare la passione per la letteratura che si interseca poi inevitabilmente con quella per i fumetti. Impegnata nella promozione della lettura, collabora con scuole, librerie indipendenti e associazioni per la realizzazione di corsi e laboratori rivolti a bambini e ragazzi. Convinta che la poesia sia nella strada, si fa parte at-tiva nell’organizzazione di eventi e poetry slam mirati a coinvolgere un pubblico sempre più vasto.
Gianfranco Vitti (Taranto, 1975) si laurea all’Accademia delle Belle Arti di Lecce in Pittura, coltivando parallelamente la passione per il fumetto. È co-fondatore e insegnante del LABO “laboratorio di fumetto”, con il quale ha realizzato Ta-Dan e poi la serie Experiment.
Gianfranco Vitti (Taranto, 1975) si laurea all’Accademia delle Belle Arti di Lecce in Pittura, coltivando parallelamente la passione per il fumetto. È co-fondatore e insegnante del LABO “laboratorio di fumetto”, con il quale ha realizzato Ta-Dan e poi la serie Experiment.
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