martedì 25 aprile 2023

Recensione "UN BACIO" di Ivan Cotroneo - Bompiani


Titolo: Un bacio
Autore: Ivan Cotroneo
Editore: Bompiani
Data di uscita: 10 Marzo 2016
Genere: Narrativa contemporanea | bullismo | omofobia
Pagine: 103
Volume: autoconclusivo


Un bacio di Ivan Cotroneo, pubblicato dalla casa editrice Bompiani.
Da questo romanzo è stato tratto il film omonimo diretto proprio dal regista e autore Ivan Cotroneo.

- La mia Recensione -


Un bacio è un breve romanzo a tre voci, che racchiude al suo interno l'intreccio di più storie, di più protagonisti che raccontano il proprio punto di vista.
Ma è anche la storia di una vicenda di amore, odio, incomprensione, pregiudizi e violenza.

Questo è un incipit, un libro di cui consiglio la lettura e conseguentemente la visione dell'omonimo film diretto proprio dall'autore e regista Ivan Cotroneo.
Libro e film secondo me vanno di pari passo, si intrecciano, si completano e danno ai lettori e spettatori un quadro più ampio e dettagliato della vicenda. Una vicenda dolce-amara dal finale infelice.

Lorenzo è un adolescente torinese orfano che viveva in una casa famiglia, fino a che una coppia friulana lo adotta e lo porta nel loro paesino della provincia di Udine, nonostante abbia già 16 anni e diversi trascorsi infelici con le precedenti famiglie affidatarie.
Anche se faticano inizialmente a capirlo appieno, i genitori adottivi gli vogliono bene fin da subito e lo appoggiano e cercano di farlo sentire accolto il più possibile.
Lorenzo è un ragazzo esuberante ed ottimista, ama la musica, i musical, tiene molto al suo modo di vestire, è un gran sognatore e ha anche una grande capacità di reagire bene alle notevoli prese in giro che riceve... perché è gay.
A lui non cambia molto né cerca nemmeno di nasconderlo: lui è così ed è felice di essere così com'è. Peccato che gli altri del paesino di provincia dove è andato ad abitare non la vedano allo stesso modo.
Però Lorenzo ha anche le spalle larghe per tutto quello che ha dovuto subire ed imparare a mandar giù negli anni, e per questo non racconta ai suoi genitori adottivi delle prese in giro.

Diceva che dovevano lasciarmi in pace, che mi potevo vestire come volevo, che il loro compito era quello di darmi sicurezza, di aiutarmi a esprimermi. Dietro la porta li ho sentiti parlare di me. Ma io sapevo come esprimermi. Lo sapevo naturalmente, non c’era bisogno che me lo diceva nessuno.

Antonio detto Tony (anche lui sedicenne come Lorenzo) è un ragazzo sportivo e bello, benvoluto dai suoi compagni di scuola, ma è anche un ragazzo un po' chiuso, non troppo studioso, e segnato dalla vita. La sua famiglia ha subito un lutto da cui non si è ancora ripresa... e Antonio sente questo peso addosso, anche se non ne parla mai con nessuno.
Inoltre, sebbene sia popolare a scuola, Antonio ha una certa difficoltà a relazionarsi con le ragazze... ma non ne parla nemmeno ai suoi compagni di squadra per evitare ogni tipo di confronto o discussione.

Le ragazze mi piacciono e però mi fanno un po’ paura, ma anche questo non lo posso dire. Sembra che fanno paura solo a me, e a tutti i miei amici no. Quando mi guardano lo fanno come se sapessero già tutte le cose che io non so. Sono tutte più veloci di me, e questo non mi piace.[...]
Quando gli altri ragazzi parlano delle ragazze, io ripeto sempre quello che dicono loro. Se dicono che una è bella, lo dico pure io. Se dicono che una è stronza, lo ripeto pure io. Così tutti sono d’accordo con me, e non devo fare discussioni con nessuno.

Infine c'è Elena Valenti, o meglio la prof Valenti.
Lei è la professoressa d'Italiano, quella che cerca di insegnare ai propri allievi ben più della materia che le compete, perché ci tiene davvero molto ai suoi studenti e desidererebbe per ciascuno di loro un futuro promettente.
La Valenti è la professoressa più giovane del team di docenti della scuola, quella che sta sempre dalla parte degli studenti e che cerca di supportarli il più possibile... infatti è lei che consiglia libri da leggere in base ai gusti di ciascuno, e in particolare cerca di stare più vicina a Lorenzo fin da quando lui arriva, per aiutarlo a integrarsi e anche perché lui viva il più serenamente possibile la propria condizione in un piccolo paese provinciale e un po' bigotto.
Tuttavia pure la Valenti ha un trascorso doloroso che l'ha segnata e col quale continua a fare i conti quotidianamente in solitaria...

Questi ragazzi sono infelici, troppo infelici. Portano a scuola tutto il peso delle loro vite, la famiglia che non li capisce, le loro case di provincia, portano già nei loro zaini il lavoro che non troveranno, insieme alle ragazze che già non gli sorridono e agli innamorati che non sanno parlare con loro, e poi il motorino nuovo, la macchina, la maglietta di marca, tutte le cose che non hanno e non avranno mai, si tengono addosso la disperazione, la voglia di fuggire da quel posto e la consapevolezza che invece non ce la faranno mai, che se va bene verranno presi alla fabbrica come i loro padri e fratelli maggiori, oppure finiranno d’estate a fare la stagione negli alberghi sul mare.

Nel libro le storie di questi tre personaggi s'intrecceranno in modo complicato, imprevisto e per quanto ciascuno di loro cercherà di agire spontaneamente, in realtà verrà condizionato dalle situazioni attorno.
Fino ad arrivare ad un finale assolutamente imprevisto per tutti e tre.

Non posso spoilerare la trama, perché il libro è davvero breve.
Tuttavia le vite contenute all'interno sono molto intense e realistiche, come appunto racconta l'autore nella prefazione: ha tratto ispirazione da un fatto di cronaca che è successo negli Stati Uniti, un fatto che l'ha particolarmente colpito e che gli ha fatto venire l'idea per tirarne fuori una storia italiana, attuale, dove omofobia e bullismo sono al centro.

Non posso spiegarvi il fatto, ma posso dirvi che il titolo del romanzo Un bacio contiene un fatto importantissimo nella storia, un fatto che cambierà la sorte dei protagonisti.

Se mi fossi fermata al libro, avrei conosciuto Lorenzo, Antonio e la Valenti in una piccola parte, per questo ho scelto di approfondire le loro vite approcciandomi anche alla pellicola cinematografica omonima.

A questo punto voglio accennare anche ad un'estensione della storia, che si sviluppa e completa nel film, dove troviamo sì i tre protagonisti precedenti, ma il focus viene incentrato su Lorenzo, Antonio e Blu.

Blu è una compagna di classe di Lorenzo e Antonio, una ragazza che ha un carattere molto forte, è bella, sfrontata e sfacciata e se ne frega altamente del giudizio altrui.
Blu ha una spiccata ironia ed empatia che la mette immediatamente in contatto con Lorenzo, e sebbene il personaggio di Blu non ci sia nel libro, nel film è forse l'elemento chiave che serve ad incastrare ulteriormente i rapporti tra i vari protagonisti, arricchendo e colorando le loro giornate.
Ma sotto la superficie così sicura, anche Blu nasconde una ferita pesante, una ferita che l'ha segnata e cambiata drasticamente. Una ferita di cui non ha parlato a nessuno e che cerca di tenere racchiusa dentro di sé al punto da non affrontarla nemmeno inconsciamente.
Blu ama leggere e scrivere, ha un talento spiccato per la scrittura, tanto che la professoressa d'italiano cerca spesso, inutilmente, di poter leggere i suoi temi in classe.

Non posso svelarvi come, ma sarà grazie a Blu se la storia giungerà a noi.

Ho affrontato la lettura del libro e la visione del film nell'arco di un paio di giorni, ma ci ho messo comunque un po' per digerire la storia. Non per il linguaggio scorrevolissimo e diretto, giovane e pieno di cicatrici... ma proprio per la tematica e per il finale che mi ha lasciata di stucco. Un finale a sorpresa, d'impatto e tosto.

Sedici anni, e tre motivi diversi per essere derisi dai compagni di scuola: il gay, la ragazza facile, lo stupido. Questa è la storia della loro grande amicizia, che poteva essere più forte delle loro paure. E di un piccolo bacio che sconvolge totalmente le loro vite.
Un inno alla vita, un viaggio nell’età più difficile e bella, un atto d’accusa contro il bullismo, l’omofobia e tutti gli schemi che ci impediscono di essere felici.

Ci ho messo qualche anno prima di trovare il momento giusto per accogliere la storia di Un bacio (è dal 2016 che ho il libro e il cd della colonna sonora sullo scaffale)...
Ma ho capito perché mi avesse tanto incuriosita e perché fosse per me necessario conoscerla: è una storia dolorosa, una storia piena di imprevisti e di scelte sbagliate, una storia che però, per quanto sia difficile, deve essere conosciuta da più persone possibili proprio perché non si ripeta.
Una storia che mi ha commossa e che ha tanti spunti di riflessione su cui confrontarsi... quindi, procuratevi Un bacio e leggetelo, vedete il film, ascoltate la colonna sonora, non ve ne pentirete!

Vi lascio qui il videoclip di una delle canzoni principali della colonna sonora, scritta e cantata da Mika.





Ivan Cotroneo, nato a Napoli nel 1968, ha pubblicato per Bompiani La kryptonite nella borsa, Cronaca di un disamore, Il re del mondo e Un bacio.
Per il cinema, oltre ad aver diretto l’adattamento cinematografico di La kryptonite nella borsa, ha collaborato alla scrittura di film con registi come Ferzan Ozpetek (Mine vaganti), Renato de Maria (Paz e La prima linea), Maria Sole Tognazzi (L’uomo che ama, Viaggio sola e Io e lei), Riccardo Milani (Piano, solo), Luca Guadagnino (Io sono l’amore). Ha scritto diverse serie televisive, tra le quali Tutti pazzi per amore, Una grande famiglia, È arrivata la felicità e La compagnia del cigno. Ha ideato, scritto e diretto la serie Una mamma imperfetta.
È il traduttore per l’Italia delle opere di Michael Cunningham e Hanif Kureishi.

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