Titolo: La maglietta rossa di Ben
[Titolo originale: When I See Blue]
Autrice: Lily Bailey
Editore: Garzanti
Data di uscita: 31 Gennaio 2023
Genere: YA | romanzo di formazione
Pagine: 288
Volume: autoconclusivo
La maglietta rossa di Ben di Lily Bailey, pubblicato in Italia dalla casa editrice Garzanti, è il romanzo d'esordio dell'autrice, che ha descritto in modo empatico le esperienze scolastiche e d'amicizia di un ragazzino con D.O.C.
- La mia Recensione -
Ben Hardie ha dodici anni, adora il numero 4 e il telefilm Doctor Who, detesta determinati colori e che il cibo si mescoli nel piatto, conta tutto continuamente con multipli di 4 e, soprattutto, agisce sempre con una serie di comportamenti ossessivo-compulsivi perché lo terrorizza l’idea che, se non lo fa, succederà qualcosa di male alla sua famiglia.
La famiglia Hardie (piena di problematiche ben più importanti di quanto sembri in apparenza) si è appena trasferita a Londra per risolvere le cose… e per questo Ben è stato costretto a cambiare scuola. A differenza del fratello maggiore Kyle (sedici anni) che si è ambientato molto facilmente, Ben ha grandi difficoltà ad interagire con gli altri e non vuole essere additato come quello strano…
…motivo per cui decide di attuare il piano di “rendersi il più silenzioso ed invisibile possibile”.
E inizialmente ci riesce abbastanza bene.
Le cose iniziano a cambiare quando in classe il professor Montague nota quanto Ben sia sveglio e bravo in matematica (molto più dei suoi compagni di classe) e quando April Pieris, una sua compagna di classe, decide di sedersi nel banco accanto a lui.
Lo stupore iniziale infastidisce il protagonista, da sempre abituato ad essere preso in giro, e la sua titubanza iniziale è comprensibile... ma presto dovrà ricredersi.
April è una ragazzina coi capelli rossi, uno stile alquanto particolare, è gentile e simpatica, molto sveglia e paziente, adora i fumetti, bravissima a disegnare… e soprattutto riesce ad entrare in sintonia con Ben senza mai fargli pesare i suoi comportamenti.
Questa cosa per Ben è un’enorme novità, perché – nonostante April sia una femmina – con lei si sente presto a proprio agio e libero non solo di parlare di ciò che li accomuna, ma soprattutto di essere sé stesso e di venir contagiato dall’entusiasmo e dall’energia di April.
La vicinanza tra i due – che apparentemente potrebbe sembrare utile solo a lui – in realtà serve molto ad entrambi, visto che la ragazzina passa tantissimo (troppo!!) tempo a casa da sola, e avere qualcuno che la capisca è un dono prezioso.
Per questo motivo April comincerà a ridurre notevolmente la propria solitudine, e Ben avrà modo di mettersi in discussione… e perché no, anche cercare di migliorare se stesso.
Non può più permettere alle voci che ha in testa di comandarlo…
«Cosa dici?» chiede.
«Niente! Non sto dicendo proprio niente!»
April rimane lì senza parlare perché, anche se non ne avevo intenzione, credo di avere appena urlato. Non volevo. Vorrei soltanto non fare tutte queste cose, vorrei non essere un tale sfigato. Vorrei potermi svegliare la mattina e ridere e averne davvero voglia, come gli altri ragazzi. Vorrei sapere come si fa ad avere un’amica. Vorrei non essere me.
«Okay», dice April. Io fisso il pavimento. «Be’, allora andiamo?»
«Va bene.»
Credo di avere appena deciso di non essere me.
Il cammino non sarà facile per nessuno dei due, e lo si capisce sia dalle parole di Ben – narratore del libro – che tra le righe, dove le emozioni di April diventano via via più manifeste.
Complici gli incontri con il dottor Dinesh e le lezioni d’arte con la maestra Ruiz, la quotidianità dei due protagonisti avrà modo di evolversi in maniera inaspettata.
La particolarità di questo romanzo è senz’altro la tematica scelta dall’autrice: aver optato per un bambino con D.O.C. come protagonista e avergli messo accanto più figure di supporto, in particolare una sua coetanea che se ne frega dei pregiudizi e delle etichette e lo vede esattamente per quello che è: un amico prezioso.
Ciò che mi ha particolarmente coinvolta, stupita ed emozionata è come Lily Bailey ha affrontato il tutto, mettendo in risalto tanto le difficoltà di Ben quanto il suo totale impegno nell’affrontare i propri “mostri”, sia per se stesso che per la sua migliore amica.
Perché è questo che traspare dal romanzo: Ben ed April diventano presto migliori amici proprio perché vanno al di là delle apparenze, sanno leggersi dentro e condividono – con pazienza ed empatia – le scelte e le tempistiche l’un l’altra.
Questa accoppiata di amici veri e sinceri è sicuramente un elemento vincente che ha reso il romanzo scorrevolissimo, emozionante e pieno di “quel certo che” che lo fa entrare facilmente in contatto con le emozioni dei lettori.
Si può sempre imparare qualcosa dai libri, e in questo caso La maglietta rossa di Ben è stato doppiamente catartico: sia per i lettori, che per l’autrice, la quale ha trovato la giusta chiave per parlare di una tematica reale a lei molto vicina e della quale non si parla molto.
L’autrice infatti, con parole sincere e toccanti, ringrazia i lettori così:
Da bambina avrei voluto che ci fossero dei libri con protagonisti che mi assomigliavano. Spero che chiunque stia affrontando un’esperienza del genere possa trovare un amico in Ben. E spero anche che, qualsiasi sia il modo in cui sei arrivato a questo libro, tu ti goda il viaggio.
Questa storia è un bel concentrato di empatia, gentilezza e coraggio, ed è dedicato a tutti coloro che hanno vissuto in una testa rumorosa.
Anche se per motivi differenti, ci sono moltissime persone che “dialogano interiormente” molto spesso, che si mettono in discussione e che spendono innumerevoli energie e tempo per affrontare interiormente ogni decisione nella vita, fin dalla più semplice (come decidere cosa mangiare), alle più complesse nel quotidiano e nel futuro a lungo termine.
Ecco, io mi sento di consigliare la lettura di La maglietta rossa di Ben a chiunque abbia voglia di immergersi nel mondo ricco, complesso e allo stesso tempo emozionante racchiuso tra queste pagine.
Lily Bailey è scrittrice e giornalista. Soffre sin da bambina di disturbo ossessivo-compulsivo e ha deciso di impegnarsi attivamente per migliorare la percezione e la comprensione sociale della sua malattia. Vive a Londra con il suo cane, Rocky.
La maglietta rossa di Ben è il suo romanzo d’esordio.
La maglietta rossa di Ben è il suo romanzo d’esordio.
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