Titolo: Il mondo tra di noi
[Titolo originale: The World Between Us]
Autrice: Sarah Ann Jukes
Editore: Rizzoli
Data di uscita: 8 Giugno 2021
Genere: YA | Romanzo di Formazione
Pagine: 384
Volume: autoconclusivo
Il mondo tra di noi di Sarah Ann Jukes, pubblicato in Italia dalla casa editrice Rizzoli, è uno di quei libri che ti stupiscono e ti portano in una dimensione delicata e profonda.
- La mia Recensione -
Alice (16 anni, capelli scuri) vorrebbe tanto essere una normalissima adolescente, ma è affetta da una rarissima e sconosciuta malattia cronica fin da quando aveva dieci anni. Per questo motivo negli ultimi sei anni ha trascorso la sua vita relegata tra le quattro mura della sua stanza praticamente sempre a letto perché non ha abbastanza energia per fare nemmeno le più piccole cose comuni come abbracciare sua mamma, scendere le scale o andare a fare colazione in cucina.
La sua unica compagnia, oltre agli amorevoli genitori, è quella di Manta (il suo pesce carassio nero che nuota nell’acquario in camera di Alice) e della migliore amica Cecelia, l’unica amica che le sia rimasta, in realtà. Non è facile per dei bambini e adolescenti rimanere amici di qualcuno che non può mai uscire dalla propria stanza né fare nulla…
Alice comunque è una persona schiva che non vuole raccontare a nessuno della sua Malattia, per questo quando quel turbine di euforia che è Cecelia passa a trovarla in camera, parlano sempre di altro, vedono film, cercano di essere il più possibile due adolescenti… nonostante Cecelia non abbia assolutamente chiara la reale situazione dell’amica.
Prima di ammalarsi Alice era una bambina che adorava nuotare e tutte le forme acquatiche, tanto che da grande desiderava di diventare una biologa marina. Ma come si fa a mantenere un sogno così bello quando riesci a malapena a reggerti in piedi e non esci dalla tua stanza se non presa in braccio per arrivare fino al bagno?
La sua costante mancanza di energie è monitorata dalla famiglia secondo un metodo che hanno adottato: la misurazione in cucchiai. Questa unità di misura, un po’ buffa, è diventata necessaria per Alice per imparare a dosare le sue pochissime forze quotidiane.
Tirarsi su in posizione seduta = 1 cucchiaio
I cucchiai sono unità d’energia. Quando sei costretto a letto da una malattia cronica, come me, le unità non possono essere molte. Magari tu hai un cassetto delle posate enorme pieno di cucchiai, ma i miei ultimamente stanno tutti in una pentola traballante.
Una unità di energia = 1 cucchiaio
Abbiamo iniziato a parlare usando i cucchiai come unità di misura dopo aver letto il blog di una certa Christine Miserandino, che li utilizzava come metafora della perdita d’energia. In un modo o nell’altro si sono inseriti nella nostra quotidianità. Quando ti svegli avendo a disposizione solo dieci cucchiai vuoi che ciascuno di quei dieci abbia il suo valore.
Quando hanno capito che la figlia non poteva fare praticamente nulla, il papà le ha regalato una videocamera, che lui si legava al petto mentre usciva a fare la spesa o simili, ma poco dopo ha scoperto Stream Cast, ed è stata per Alice una piccola ma fondamentale svolta.
Ad un certo punto aveva scoperto Stream Cast: un sito di streaming con un canale privato accessibile solo a me, a cui potevo collegarmi in qualsiasi momento con il computer per vedere il mondo Vivere in diretta. C’era qualcosa di magico in questo.
Gli streamer attraverso cui Alice vede il mondo sono gran pochi: Wesley (un insegnante che adora girare in bicicletta), Roy il cugino coetaneo di Alice (che però trasmette in streaming solo quando gioca coi videogiochi), un atleta di taekwondo (durante i suoi allenamenti) e Hana la ex-babysitter (che si è trasferita a Tokyo ma non ha ancora capito come girare la fotocamera).
Wesley era stato il mio primo streamer. Lavorava con mamma alla scuola in fondo alla strada, e lei l’aveva convinto a filmare il suo tragitto mattutino. […] Ma Wesley era sempre stato il mio preferito. Quando ero sulla bici riuscivo a dimenticare per un attimo la Malattia e mi sembrava di Vivere veloce.
Nessuno di loro fa qualcosa di davvero interessante per intrattenere un’adolescente, però quando per una strana coincidenza viene inserito un nuovo streamer alla lista privata di Alice le cose iniziano a svoltare.
Rowan (17 anni) è un ragazzo con una grandissima sensibilità che adora l’arte, ma ha anche una serie di incombenze ben più pesanti rispetto a tutti i suoi coetanei, in quando lavora anche al minigolf in riva al mare, deve stare attento a pagare tutte le bollette e deve badare al fratellino Jonah che ha solo sette anni!
A parte il fatto che Rowan sia l’unico giovane che trasmette qualcosa di interessante (scorci di vita vera, qualche lezione a scuola, panorami stupendi e il mare), possiede un plus incredibile: lui è l’unico che possa sentire in diretta quello che lei dice! Rowan è l’unico che possa interagire davvero con lei durante le dirette e che la coinvolge facendole scegliere cosa voglia vedere e parlando con lei… anche se non si conoscono né si sono mai visti in faccia.
Per Rowan Alice è la ragazza fantasma (che sente ma non vede), per Alice Rowan è quella finestra sul mondo che tanto aspettava e che la fa vivere davvero per la prima volta dopo tanto tempo… seppure attraverso uno schermo.
Anche perché Alice, per quanto ami i suoi genitori, sa quanto loro abbiano sacrificato per lei.
Hanno rinunciato a tutto per me. I miei genitori. Potrebbero fare un sacco di cose bellissime e invece le fanno tutte quante per me. Questo mi fa sentire orrenda e incredibile e amatissima e disperata, tutto insieme.
Interagendo con Rowan, Alice avrà modo di mettersi in gioco realmente, di sperimentare di più la realtà esterna e di capire davvero cosa valga la pena fare per Vivere.
Ambientato in una cittadina britannica vicino al mare, “Il mondo tra di noi” è un romanzo che racchiude al suo interno sofferenze e speranze, momenti bui e interazioni che cambiano la vita.
Il tutto scritto in modo dinamico e originale dal punto di vista di Alice… ed anche di Rowan, il quale da quando conosce la ragazza fantasma inizia davvero a capire come sia possibile sperare in qualcosa e impegnarsi per sbrogliarsi dai mille problemi che lo attanagliano.
Questa interazione fa bene ad entrambi ed è una cosa che ho apprezzato molto del romanzo.
Certo è un YA e tutta la storia è vista dal punto di vista adolescenziale, eppure l’autrice è stata in grado di scavare nei sentimenti, nelle difficoltà e nelle situazioni (difficili e non) che ci capitano nella vita, mostrando anche come le apparenze siano spesso errate e quanto sia importante aprirsi con chi lo merita davvero.
Lettura scorrevolissima che ho divorato in un paio di giorni e che mi ha dato modo non solo di riflettere, ma anche di mettermi nei panni di qualcuno così diverso da me eppure simile per certi aspetti.
In fondo i libri servono proprio a questo: sì a svagarci, ma anche e soprattutto sono importanti quando ci lasciano qualcosa. Quando ci permettono di riflettere, esplorare noi stessi e ci arricchiscono.
Sarah Ann Jukes è nata e cresciuta a Leicester ma oggi vive sul mare nell’East Sussex. Collabora con “Jericho Writers”, fornendo consulenza ad aspiranti scrittori e creando contenuti di scrittura creativa.
Ha un gatto e una vasta collezione di libri, tra cui alcune vecchie e pregiate edizioni di Peter Pan.
Il suo primo romanzo, Outside, ha avuto un grande successo di critica.
Ha un gatto e una vasta collezione di libri, tra cui alcune vecchie e pregiate edizioni di Peter Pan.
Il suo primo romanzo, Outside, ha avuto un grande successo di critica.
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