domenica 26 febbraio 2023

Recensione "SOTTO LO STESSO SOLE" di Anna Osei - Mondadori


Titolo: Sotto lo stesso sole
Autrice: Anna Osei
Editore: Mondadori
Data di uscita: 6 Luglio 2021
Genere: YA | Romanzo di Formazione
Pagine: 252
Volume: autoconclusivo


Sotto lo stesso sole di Anna Osei, pubblicato in Italia dalla casa editrice Mondadori, è un romanzo che parla dell'essere afro-discendenti da due punti di vista decisamente differenti: quelli dei due protagonisti.

- La mia Recensione -


I protagonisti di questa storia sono due: Marlene e Steven.

Marlene Pinotti (20 anni) è graziosa, leggiadra, ha lunghi capelli afro e la pelle nera.
Fin da quand'era piccola, sa che i genitori coi quali è cresciuta sono i suoi genitori adottivi: una coppia bianca molto ricca che non le ha mai fatto mancare nulla economicamente... ma non le ha mai dato quello di cui Marlene ha sempre avuto davvero bisogno, il vero affetto e la comprensione che merita.
Per quanto siano sempre pronti a darle gli oggetti più costosi, farle frequentare i corsi più rinomati, non la capiscono e ogni volta che lei prova a chiedere qualcosa delle sue origini Ghanesi in realtà non l'ascoltano e anzi si scocciano e pretendono riconoscenza per tutto quello che le hanno dato.
Non che con loro sia cresciuta male, ma le hanno sempre fatto pesare il colore della sua pelle dicendole che è nera solo all'esterno, ma che dentro è bianchissima come tutti gli altri.
Che poi, altri chi? si chiede la ragazza, perché proprio per questa mancanza culturale, Marlene ha sempre avuto curiosità per quello che la circonda oltre le mura di casa.

E tutto quello in cui ha vissuto inizia a starle particolarmente stretto...

Mi fermo ancora un attimo a specchiarmi e vedo una giovane donna nera. Sono afrodiscendente. Così dicono i miei occhi, i miei tratti. Sono afrodiscendente ma di africano ho solo… i discendenti. L’Africa c’entra poco con me, ce l’ho soltanto impressa sulla pelle. L’Africa la ricordo lontanamente, qualche suono, odore… Di buffo, in tutto questo, c’è che al momento questa giovane donna è rinchiusa in una gabbia dorata, ma anche questa c’entra poco col suo essere. E inizia a starle stretta.

Proprio per questo motivo, durante l'estate decide di aderire ad un progetto universitario con la Caritas: tre mesi di interviste a coloro che frequentano la mensa e i dormitori dell'associazione.
Marlene sa che incontrerà gente di varie nazionalità e che le loro storie saranno le più disparate e sofferenti, eppure non vede l'ora di iniziare questa avventura.
Quelli che invece non sono per nulla entusiasti di ciò sono i genitori della ragazza: non vogliono che lei si mischi a chi è di un ceto sociale inferiore... senza ascoltare minimamente le motivazioni che invece spingono la ragazza a partecipare al progetto con tanto entusiasmo.

Il primo giorno del progetto, Marlene incontra un ragazzo quasi suo coetaneo che la colpisce fin dal primo sguardo.
Steven Oghedi (23 anni) è un ragazzo nigeriano con un bel portamento, è alto, ha la pelle scura e due occhi azzurri così insoliti e al contempo così magnetici che per Marlene è impossibile evitare di guardarlo.
Steven non possiede nulla a parte uno zaino con poche cose dentro, un lavoro a chiamata, non ha una fissa dimora ed è solo... la sua famiglia - che gli manca molto - è rimasta in Nigeria e può contare solo su una manciata di persone davvero generose e dal cuore grande: il pastore Erik e sua moglie, e la famiglia di Frank, papà di una bimba stupenda che con la moglie cercano sempre di aiutare Steven nonostante non stiano passando un bel periodo nemmeno loro.

In teoria ci sarebbe anche Kevin, un ragazzo ghanese coetaneo di Steven... ma non è propriamente così affidabile come vorrebbe, perché alterna periodi in cui è un sollievo per Steven ad altri in cui è proprio lui a creargli problemi.

Steven è giovane e, nonostante la sua situazione, ha moltissimi sogni e desideri... per questo ha lasciato la sua casa, la sua patria, il suo continente in cerca di libertà e di far fortuna.
Almeno questo è quello che sognava, prima di incappare nella cruda realtà europea, dove gli immigrati vengono (in molti casi, ma non da tutti) considerati principalmente per il colore della loro pelle e per il fatto che siano stranieri.

Nero, per molti, equivale a immigrazione, senza mai chiedersi se sia sempre effettivamente così. Non c'è alcuna criticità, né capacità di analisi[...]

La cosa ha pesato moltissimo a Steven fin da subito, eppure il suo istinto di sopravvivenza è riuscito a portarlo fuori dai guai già più di una volta. Ora però è un giovane con gli occhi molto meno sognanti di quando era partito, segnato dalle difficoltà reali.

Steven ha un carattere forte temprato dal passato difficile e per questo motivo è difficile approcciarsi a lui che ha un carattere molto orgoglioso...

Guardo in basso, non guardo in faccia a nessuno, perché qui mi vergogno di me stesso.
E' come se cercassi in ciò che mi circonda una motivazione al mio risentimento generale nei confronti della vita, ma in realtà so bene che pagherei oro per vivere in uno di questi palazzi.[...] Il vero problema non si trova fuori, ma dentro di me.[...] Mi faccio già schifo da solo, non c'è bisogno che me lo facciano presente niente e nessuno.

Marlene capirà fin da subito che Steven ha qualcosa di speciale e forte da raccontare, e per questo cercherà di intervistarlo in modo più approfondito.
Non per niente anche lei, sebbene sia cresciuta in Italia, ha qualcosa in comune con lui...

Marlene ama scrivere e ballare, sono le uniche due cose che la facciano davvero sentire libera... perché il colore della sua pelle le pesa non poco, anche nella famiglia Pinotti.

Secondo Carlo, è colpa mima e di "quelli come me". Non c'era nulla che io potessi dire o fare per non essere accostata a coloro che, secondo i suoi calcoli, non gli permettono di avere una casa. Un po' come quando da piccola camminavo con i miei compagni di classe e quando incrociavamo un nero mi chiedevano se fosse mio padre... proprio a me dovevano farla questa domanda? Io che mio padre lo rivivo in un lontano ricordo offuscato e spezzato dalle lacrime... [...]
Sono stanca di tutte queste maschere che mi attribuiscono. Nera per i bianchi, e bianca per i neri...

Per quanto vengano da due mondi diversi, Steven e Marlene sapranno come incontrarsi nel mezzo e la loro conoscenza saprà fondere culture e riflessioni, combattere pregiudizi e li farà evolvere.

Per lui, che ha alle spalle un passato difficile e un presente tutto in salita, Marlene è una boccata d’aria fresca. Per lei, Steven è l’occasione per prendere finalmente contatto con le sue radici. Per entrambi, poi, conoscersi rappresenta una sfida e un’opportunità.
Frequentandosi scopriranno quanto, anche per loro, è difficile andare oltre le facili etichette e i pregiudizi, che, quando trovi la persona giusta, vale la pena mettere a nudo le proprie fragilità, e soprattutto che non devono mai smettere di lottare per costruirsi una vita il più fedele possibile alla loro anima, scaldati da uno stesso sole che li accompagna passo dopo passo, incurante delle distanze e delle differenze.

Questo romanzo narrato dal duplice punto di vista dei due protagonisti, è un confronto fra due giovani che stanno cercando la propria strada e che, confrontandosi, cercheranno con non poche difficoltà di relazionarsi senza far cozzare però mente e cuore. Cosa tutt'altro che semplice.
L'autrice parla in modo giovane e scorrevole, eppure i temi trattati talvolta sono tutt'altro che leggeri e spesso traspare la sofferenza dei pregiudizi che Steven e Marlene provano quotidianamente sulla loro pelle.
Il romanzo è scorrevolissimo e l'ho letto in una manciata di giorni, eppure alcune riflessioni che mi ha suscitato mi sono rimaste incollate alla pelle a lungo... non è facile parlare di determinati temi, soprattutto quando riguardano qualcosa che si fa fatica a combattere perché il mondo in cui si vive ha ancora la mentalità ristretta e non capisce quello che è davvero giusto e umano...

Non mi dilungo troppo, ma aggiungo che tra queste pagine si respira una voglia di rivincita, di affermazione, si respirano momenti preziosi e belli ma anche dolorosi e ingiusti. Non sempre le cose vanno come vorremmo, e Marlene e Steven lo sanno bene.

Volete scoprire cosa accade a loro? Leggete "Sotto lo stesso sole".



Anna Osei, classe 1999, è nata e cresciuta a Mantova. Dopo la maturità si è trasferita nel Regno Unito, dove si è laureata in Diritto Internazionale all'Università di Coventry.
Nel 2017 ha pubblicato il romanzo Destinazione sostanza per Europa Edizioni.

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