Titolo: Facciamo finta che non finirà
[Titolo originale: The Spanish Love Deception]
Autrice: Elena Armas
Editore: Newton Compton Editori
Data di uscita: 30 Maggio 2022
Genere: Romance
Pagine: 480
Volume della serie: 1° e autoconclusivo
Facciamo finta che mi ami di Elena Armas, pubblicato da Newton Compton Editori, è diventato uno tra i libri più citati sul #bookstagram.
- La mia Recensione -
Catalina "Lina" Martín è una ragazza spagnola di 28 anni che, per svariati motivi si trova ad abitare a New York già da 6 anni, e lavora alla InTech (un’agenzia di consulenza).
Lina è una ragazza che non ama mettersi in mostra, è abbastanza riservata, è solita fare casini quando è agitata (ritrovandosi a dire sempre quello che non vorrebbe al momento sbagliato), ma nel suo lavoro è molto brava. Per questo i suoi colleghi fanno affidamento su di lei ed è proprio al lavoro che Lina ha conosciuto la sua migliore amica Rosie.
Tra le sue caratteristiche principali però c’è anche quella di volere a tutti i costi mantenere le apparenze, per questo motivo sono già due anni che si sforza enormemente di non riversare tutto il suo disappunto su un fastidioso collega di lavoro che da subito l’ha fatta sentire a disagio: Aaron Blackford.
Non importa che Aaron sia un uomo alto, dagli ammalianti occhi azzurri, folti capelli scuri, sempre vestito di tutto punto e con un fisico decisamente alto e palestrato… tanto da sembrare sempre un po’ strizzato in quelle camicie eleganti che si ostina ad indossare quotidianamente.
Il fastidio di Lina però sembra assai ricambiato, perché Aaron non manca mai di farle notare perfino il più piccolo errore commesso dalla ragazza, senza pensare che l’agitazione e la pressione di essere sempre costantemente controllata la faccia sentire davvero a disagio!
Aaron e Lina non si possono soffrire, eppure…
…eppure quando Lina si trova invischiata in un enorme casino creato dalle paure che si trascina dietro da tempo e dal suo straparlare, sarà il primo che le offrirà una soluzione, anche se apparentemente impossibile, che continuerà a far dubitare la ragazza non solo della buona riuscita dell’accordo, ma soprattutto che ogni singola azione di Aaron sia assolutamente “finta e recitata” solo per l’accordo.
E tutto questo perché? Perché Lina – che ha alle spalle un passato difficile che continua ad avere delle ripercussioni sulla sua quotidianità, nonostante siano passati anni – sta ancora soffrendo molto per chi le ha spezzato il cuore, soprattutto perché la sua famiglia continua a compatirla per la sua "singletudine"... Per questo motivo Lina, quando viene a sapere non solo che al matrimonio di sua sorella dovrà fare la damigella d'onore ma soprattutto che il testimone dello sposo sarà il suo ex, va totalmente nel panico iniziando a dire una bugia dopo l'altra!!
Non può assolutamente presentarsi da sola, ma chi la potrebbe mai accompagnare??
L’offerta di Aaron suona fin troppo sospetta…
Naaa non può essere che proprio Aaron Blackford, il suo più acerrimo "nemico" al lavoro, le proponga non solo di aiutarla, ma una via di fuga dalla chiassosissima, impiccionissima e pesante famiglia dei Martín... Non può proprio accettare, eppure pare che in così poco tempo sia impensabile trovare un altro finto fidanzato che la accompagni fino in Spagna per il fine settimana del matrimonio!
Accettare o non accettare? Gli imprevisti saranno innumerevoli, come innumerevoli anche le situazioni imbarazzanti!!
Un chiodo fisso nella mente di Lina è quanto il suo ex le abbia spezzato il cuore rovinando tutta l’autostima che aveva, quindi il peso di dover assolutamente andare al matrimonio facendo credere a tutti che sia felicemente fidanzata non le permette di ragionare lucidamente, al punto tale che ogni singolo giorno che precede la partenza sarà per lei fonte di enorme stress.
Per non parlare del fatto che lei non si fida più di nessuno…
Non posso approfondire oltre sulla trama per non fare spoiler, ma ho scelto di parlarvi della mia sensazione durante la lettura, che si è svolta in tre “fasi diverse”.
La prima intrigante: l’autrice ha senza dubbio un modo di scrivere assai scorrevole ed interessante che ti fa divorare velocemente un capitolo dopo l’altro… ed è sicuramente una dote.
La seconda: mette a dura prova la pazienza dei lettori, perché – e ribadisco la scrittura dell’autrice è davvero scorrevolissima!! – impiega pagine e pagine per descrivere i determinati episodi, condendoli con svariati sproloqui e flussi di coscienza della protagonista Lina, voce narrante della storia (e talvolta pure con alcune ripetizioni, magari involontarie). E credetemi che davvero la pazienza da avere sarà moooolta, perché prima che succeda qualcosa di rilevante ci vorranno un bel po’ di capitoli.
La terza di stupore misto a un leggero pizzichino di delusione: per quanto scorrevolissimi ed intriganti, i capitoli portano il lettore ad avere grandi aspettative sulla trama del libro… ma ahimè – a mio modestissimo parere – dopo un libro per tre quarti slow burn, alla fine ci sono esplosioni fin troppo rapide (e prevedibili) che fanno perdere un po’ di spessore alla storia, come se il libro fosse un diesel che ci mette un saaaacco a scaldare il motore, ma quando finalmente è pronto per rombare, si è giunti a destinazione. Non so se questo mio paragone automobilistico sia chiaro ma, senza fare spoiler, sto cercando di dire che a mio parere l’autrice ha tirato un po’ troppo per le lunghe alcune parti della trama per poi arrivare ad un finale un po’ troppo rapidamente troncato rispetto al resto del libro. Non che non ci sia un finale eh, ma è giunta troppo rapidamente a raccontare determinate cose (rispetto ai primi capitoli), mentre invece avrebbe potuto aggiungere qualcosa di più.
Sia chiaro: la lettura mi è piaciuta e non mi pento di aver letto “Facciamo finta che mi ami” eh, solo che non mi sarei aspettata che il libro fosse così… Certo, è il primo libro dell’autrice che ha sicuramente qualcosa da imparare (ma d’altronde chi non ha nulla da imparare nella vita?), ma il buon potenziale della trama si è un po’ andato a perdere in una serie di cliché un po’ troppo scontati che hanno tolto spessore ai personaggi e al ritmo della narrazione.
No, non dico che quel che succede sia insoddisfacente né che sia un libro brutto, solo che per certi versi ho avuto come la sensazione che determinate cose che avevano gran potenziale siano state un po’ riduttive a causa di alcuni accorgimenti un po’ prevedibili nelle scelte finali dell’autrice.
Gli unici due personaggi più approfonditi infatti sono i due protagonisti (lui e lei), mentre tutti gli altri personaggi appaiono un po’ come delle luci intermittenti che per poco fanno ingresso nella scena e poi scompaiono, mutando di poco l’andamento della storia.
Inoltre, come se non bastasse, alcuni atteggiamenti dei due protagonisti sono sembrati – a mio modestissimo parere – un po’ improbabili… (mmh peccato che io non possa fare spoiler! Nel caso chiedetemi pure privatamente chiarimenti qualora abbiate letto il libro 😉)
“Facciamo finta che mi ami” è un romanzo che mi è piaciuto, pur non toccando chissà quali alti livelli di maestria narrativa… ma ho apprezzato molto la dote che ha l’autrice di saper catturare l’attenzione dei lettori nonostante scriva in modo prolisso (ma non pesante) determinati momenti senza però approfondirne altri.
Certo è che questa sia una lettura leggera e adatta a chi si voglia svagare senza troppe preoccupazioni, un libro molto scorrevole da leggere in breve tempo che coinvolge pur non affaticando la concentrazione, un libro adatto a qualsiasi momento dell’anno e a qualsiasi tipo di lettore adulto.
Ricapitolando in breve, lettura snì da leggere quando volete svagarvi con qualcosa di molto scorrevole e senza leggere qualcosa di pesante né di impegnativo.
E voi che rapporto avete coi libri che diventano famosi velocemente e che vengono nominati spesso?
Vi fidate del parere altrui o preferite scegliere letture solo in base ai vostri personali gusti?
Lina è una ragazza che non ama mettersi in mostra, è abbastanza riservata, è solita fare casini quando è agitata (ritrovandosi a dire sempre quello che non vorrebbe al momento sbagliato), ma nel suo lavoro è molto brava. Per questo i suoi colleghi fanno affidamento su di lei ed è proprio al lavoro che Lina ha conosciuto la sua migliore amica Rosie.
Tra le sue caratteristiche principali però c’è anche quella di volere a tutti i costi mantenere le apparenze, per questo motivo sono già due anni che si sforza enormemente di non riversare tutto il suo disappunto su un fastidioso collega di lavoro che da subito l’ha fatta sentire a disagio: Aaron Blackford.
Non importa che Aaron sia un uomo alto, dagli ammalianti occhi azzurri, folti capelli scuri, sempre vestito di tutto punto e con un fisico decisamente alto e palestrato… tanto da sembrare sempre un po’ strizzato in quelle camicie eleganti che si ostina ad indossare quotidianamente.
Il fastidio di Lina però sembra assai ricambiato, perché Aaron non manca mai di farle notare perfino il più piccolo errore commesso dalla ragazza, senza pensare che l’agitazione e la pressione di essere sempre costantemente controllata la faccia sentire davvero a disagio!
Aaron e Lina non si possono soffrire, eppure…
…eppure quando Lina si trova invischiata in un enorme casino creato dalle paure che si trascina dietro da tempo e dal suo straparlare, sarà il primo che le offrirà una soluzione, anche se apparentemente impossibile, che continuerà a far dubitare la ragazza non solo della buona riuscita dell’accordo, ma soprattutto che ogni singola azione di Aaron sia assolutamente “finta e recitata” solo per l’accordo.
E tutto questo perché? Perché Lina – che ha alle spalle un passato difficile che continua ad avere delle ripercussioni sulla sua quotidianità, nonostante siano passati anni – sta ancora soffrendo molto per chi le ha spezzato il cuore, soprattutto perché la sua famiglia continua a compatirla per la sua "singletudine"... Per questo motivo Lina, quando viene a sapere non solo che al matrimonio di sua sorella dovrà fare la damigella d'onore ma soprattutto che il testimone dello sposo sarà il suo ex, va totalmente nel panico iniziando a dire una bugia dopo l'altra!!
Non può assolutamente presentarsi da sola, ma chi la potrebbe mai accompagnare??
L’offerta di Aaron suona fin troppo sospetta…
«Ci vengo io al matrimonio con te».
Mai, neanche nei miei sogni – e, credetemi, ho una fervida immaginazione – avrei pensato di sentire quelle parole pronunciate dal proprietario di quella voce calda e morbida.
Naaa non può essere che proprio Aaron Blackford, il suo più acerrimo "nemico" al lavoro, le proponga non solo di aiutarla, ma una via di fuga dalla chiassosissima, impiccionissima e pesante famiglia dei Martín... Non può proprio accettare, eppure pare che in così poco tempo sia impensabile trovare un altro finto fidanzato che la accompagni fino in Spagna per il fine settimana del matrimonio!
Accettare o non accettare? Gli imprevisti saranno innumerevoli, come innumerevoli anche le situazioni imbarazzanti!!
La vita non era mai ideale. Girava e sterzava. Prima ti lanciava via e subito dopo ti risucchiava nel vortice.
Un chiodo fisso nella mente di Lina è quanto il suo ex le abbia spezzato il cuore rovinando tutta l’autostima che aveva, quindi il peso di dover assolutamente andare al matrimonio facendo credere a tutti che sia felicemente fidanzata non le permette di ragionare lucidamente, al punto tale che ogni singolo giorno che precede la partenza sarà per lei fonte di enorme stress.
Per non parlare del fatto che lei non si fida più di nessuno…
La fine della nostra relazione ormai l’avevo superata. La mia condizione di single non aveva niente a che fare con Daniel, Solo che… faticavo a fidarmi abbastanza da donarmi anima e corpo a un’altra persona. Ero riuscita a tenermi a distanza da tutto ciò che avrebbe potuto ferirmi. E i risultati erano sempre e solo due: o mi allontanavo, o venivo allontanata. In entrambi i casi, comunque, chiudevo.
Non posso approfondire oltre sulla trama per non fare spoiler, ma ho scelto di parlarvi della mia sensazione durante la lettura, che si è svolta in tre “fasi diverse”.
La prima intrigante: l’autrice ha senza dubbio un modo di scrivere assai scorrevole ed interessante che ti fa divorare velocemente un capitolo dopo l’altro… ed è sicuramente una dote.
La seconda: mette a dura prova la pazienza dei lettori, perché – e ribadisco la scrittura dell’autrice è davvero scorrevolissima!! – impiega pagine e pagine per descrivere i determinati episodi, condendoli con svariati sproloqui e flussi di coscienza della protagonista Lina, voce narrante della storia (e talvolta pure con alcune ripetizioni, magari involontarie). E credetemi che davvero la pazienza da avere sarà moooolta, perché prima che succeda qualcosa di rilevante ci vorranno un bel po’ di capitoli.
La terza di stupore misto a un leggero pizzichino di delusione: per quanto scorrevolissimi ed intriganti, i capitoli portano il lettore ad avere grandi aspettative sulla trama del libro… ma ahimè – a mio modestissimo parere – dopo un libro per tre quarti slow burn, alla fine ci sono esplosioni fin troppo rapide (e prevedibili) che fanno perdere un po’ di spessore alla storia, come se il libro fosse un diesel che ci mette un saaaacco a scaldare il motore, ma quando finalmente è pronto per rombare, si è giunti a destinazione. Non so se questo mio paragone automobilistico sia chiaro ma, senza fare spoiler, sto cercando di dire che a mio parere l’autrice ha tirato un po’ troppo per le lunghe alcune parti della trama per poi arrivare ad un finale un po’ troppo rapidamente troncato rispetto al resto del libro. Non che non ci sia un finale eh, ma è giunta troppo rapidamente a raccontare determinate cose (rispetto ai primi capitoli), mentre invece avrebbe potuto aggiungere qualcosa di più.
Sia chiaro: la lettura mi è piaciuta e non mi pento di aver letto “Facciamo finta che mi ami” eh, solo che non mi sarei aspettata che il libro fosse così… Certo, è il primo libro dell’autrice che ha sicuramente qualcosa da imparare (ma d’altronde chi non ha nulla da imparare nella vita?), ma il buon potenziale della trama si è un po’ andato a perdere in una serie di cliché un po’ troppo scontati che hanno tolto spessore ai personaggi e al ritmo della narrazione.
No, non dico che quel che succede sia insoddisfacente né che sia un libro brutto, solo che per certi versi ho avuto come la sensazione che determinate cose che avevano gran potenziale siano state un po’ riduttive a causa di alcuni accorgimenti un po’ prevedibili nelle scelte finali dell’autrice.
Gli unici due personaggi più approfonditi infatti sono i due protagonisti (lui e lei), mentre tutti gli altri personaggi appaiono un po’ come delle luci intermittenti che per poco fanno ingresso nella scena e poi scompaiono, mutando di poco l’andamento della storia.
Inoltre, come se non bastasse, alcuni atteggiamenti dei due protagonisti sono sembrati – a mio modestissimo parere – un po’ improbabili… (mmh peccato che io non possa fare spoiler! Nel caso chiedetemi pure privatamente chiarimenti qualora abbiate letto il libro 😉)
“Facciamo finta che mi ami” è un romanzo che mi è piaciuto, pur non toccando chissà quali alti livelli di maestria narrativa… ma ho apprezzato molto la dote che ha l’autrice di saper catturare l’attenzione dei lettori nonostante scriva in modo prolisso (ma non pesante) determinati momenti senza però approfondirne altri.
Certo è che questa sia una lettura leggera e adatta a chi si voglia svagare senza troppe preoccupazioni, un libro molto scorrevole da leggere in breve tempo che coinvolge pur non affaticando la concentrazione, un libro adatto a qualsiasi momento dell’anno e a qualsiasi tipo di lettore adulto.
Ricapitolando in breve, lettura snì da leggere quando volete svagarvi con qualcosa di molto scorrevole e senza leggere qualcosa di pesante né di impegnativo.
E voi che rapporto avete coi libri che diventano famosi velocemente e che vengono nominati spesso?
Vi fidate del parere altrui o preferite scegliere letture solo in base ai vostri personali gusti?
Elena Armas : laureata in Ingegneria chimica, dopo aver autopubblicato il suo primo romanzo, The Spanish Love Deception (Facciamo finta che mi ami), ha ottenuto un successo incredibile e la prestigiosa casa editrice statunitense Simon & Schuster ha comprato i diritti di pubblicazione. Le vendite e le recensioni entusiastiche dei fan sono cresciute esponenzialmente, il romanzo è diventato bestseller di «New York Times» e «The Sunday Times», un incredibile fenomeno di TikTok con milioni di visualizzazioni e ha vinto il Goodreads Choice Award come miglior esordio dell’anno. Dopo poche settimane dall’uscita aveva già venduto oltre 300.000 copie solo negli Stati Uniti. Attualmente è in via di pubblicazione in ben 25 Paesi.
La pagina Instagram ufficiale dell’autrice: @thebibliotheque
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