venerdì 9 settembre 2022

Recensione "UN TÈ A CHAVERTON HOUSE" di Alessia Gazzola - Garzanti


Titolo: Un tè a Chaverton House
Autrice: Alessia Gazzola
Editore: Garzanti
Data di uscita: 15 Marzo 2021
Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 192
Volume: autoconclusivo


Un tè a Chaverton House è una delle pubblicazioni più recenti di Alessia Gazzola, scrittrice prolifica tra gli autori della casa editrice Garzanti.

- La mia Recensione -


Tutti conoscono Alessia Gazzola per la serie L’allieva, eppure in questo breve romanzo, non troverete come protagonista Alice Allevi, bensì Angelica Bentivegna.

Angelica, milanese di 27 anni, è laureata in lingue e letterature straniere: ha un’ossessione per i classici inglesi ottocenteschi e, dopo aver lavorato per un breve periodo come supplente in una scuola superiore, si ritrova ad un punto della sua vita in cui non sa proprio cosa fare. Ha un’infallibile dote per i lievitati, però, per quanto golosa, nemmeno la carriera in panificio sembra fare per lei…

Ecco, io sono quella conoscente lì, quella che si adatta a tutto, quella che molla la scuola, poi lavora in un panificio, poi però a scuola ci ritorna, o forse anche no.
Non mi chiedo che cosa ne sarà di me, non mi importa costruirmi mattone su mattone una stanza tutta per me che alla fine si rivelerà una cella. Io sono una mina vagante, rifiuto l’ordine come stile di vita e le imprimo una direzione seguendo la scia di un dolce profumo.

La “sfortuna” di Angelica è quella di essere nata in una famiglia che punta sempre all’eccellenza in tutto, mentre lei si sente un po’ la pecora nera di casa, con la sua testa un po’ sognatrice.
Ma è proprio grazie alla sua attenzione per i particolari e al suo animo docile che decide di aiutare la vecchia ma arzilla zia Edvige nella ricerca di informazioni sul suo bisnonno Angelo Focante. Di lui non si hanno più notizie da più di cinquant’anni, eppure zia Edvige vuole proprio scoprire la verità… e Angelica non può che assecondarla, riscoprendosi sempre più interessata alla ricerca!

Cerca che ti cerca, la tenacia di Angelica la porterà fino a Chaverton House, una villa storica nel Dorset, U.K., dove era stata ambientata una fiction storica molto amata. Ma è soprattutto a Chaverton House che i misteri legati al bisnonno si infittiscono…

Aggiungiamoci Alessandro (responsabile della villa, attraente, italiano e burbero in apparenza), il clima della tipica estate inglese in campagna, i romanzi classici, i nomi collettivi inglesi, l’invitante profumo di burro e pasta sfoglia, vari ricordi di soldati italiani deportati in Inghilterra durante la seconda guerra mondiale… e arguzia quanto basta.

«Se questa allora è la tua decisione…».
«Sì, insomma, lo so che il contratto…»
«I contratti si stracciano, se non vanno più bene», afferma quindi, già distante.
Che peccato che lo stesso non possa farsi coni sentimenti, che ben lontani dal potersi stracciare, restano qui, annidati dentro di noi, a farci a pezzi.

Quali sono i punti forti del libro?

Il perno centrale dell’intero romanzo Un tè a Chaverton House ruota attorno alle ricerche che la protagonista Angelica esegue alacremente per scoprire il passato del bisnonno.
Queste ricerche movimentano, scuotono e rendono interessante non solo il soggiorno della protagonista – voce narrante della storia – ma di conseguenza anche la sua vita. Voler cercare a tutti i costi la verità servirà a dare un po’ di pace ai dubbi che assillano sua zia da una vita, ma sarà anche quel quid grazie al quale la fanciulla cercherà di trovare la propria strada.

L’autrice è riuscita nel suo intento di realizzare un libro scorrevole ed interessante, ben curato e con una trama strutturata ed intrigante, nonostante la breve lunghezza della storia.

Danno inoltre un tocco particolare e curato tanti piccoli dettagli che Alessia Gazzola ha inserito qua e là nella trama: a partire dall’ambientazione contemporanea nella campagna inglese mista a quella storica di metà del novecento, la passione per i romanzi classici, le serie tv storiche, le fragranti brioches appena sfornate, la magnetica voglia di mettere tutti i pezzi del puzzle insieme.
E, immancabile anche questa volta, l’ironia che contraddistingue le protagoniste buffe, un po’ pasticcione ma simpaticissime di tutti i romanzi della Gazzola.

Perché ne consiglio la lettura?

I romanzi della Gazzola riescono sempre a stupire, coinvolgere, far spuntare il sorriso, ti tengono legati alle pagine e hanno sempre qualcosa di apparentemente comune, ma originale… provare per credere!

[…] le storie uniscono. Le storie creano un legame tra le persone. Le storie consolano e a volte, in momenti eccezionali, per quanto semplici e senza pretese possano sembrare, le storie salvano dai brutti pensieri.

A chi è indirizzato il romanzo Un tè a Chaverton House?

A qualsiasi lettore e lettrice che desideri immergersi appieno in un breve scorcio della campagna inglese condito da un pizzico di romanticismo, ironia e voglia di scoperta.




Alessia Gazzola (Messina, 1982) è laureata in Medicina e Chirurgia ed è specialista in Medicina Legale. Ha esordito nella narrativa con L’allieva nel 2011, primo romanzo con protagonista Alice Allevi, cui sono seguiti Un segreto non è per sempre (2012), Sindrome da cuore in sospeso (2012), Le ossa della principessa (2014), Una lunga estate crudele (2015), Un po’ di follia in primavera (2016), Arabesque (2017), Il ladro gentiluomo (2018, vincitore del premio Bancarella 2019) da cui è stata tratta la fortunata serie tv in onda su Rai Uno con Alessandra Mastronardi e Lino Guanciale. Nel 2019 inaugura un nuovo ciclo di romanzi incentrati sul personaggio di Costanza Macallè, protagonista di Questione di Costanza e di Costanza e buoni propositi (2020). Ha pubblicato inoltre: Non è la fine del mondo (Feltrinelli, 2016), Lena e la tempesta (Garzanti, 2019) e Un tè a Chaverton House (Garzanti, 2021).
Vive a Verona con il marito e le due figlie.

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