Titolo: Questione di Costanza
Autrice: Alessia Gazzola
Editore: Longanesi
Data di uscita: 21 Ottobre 2019
Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 352
Volume della serie: 1°
Serie: Costanza Macallè
Questione di Costanza è il primo romanzo della nuova frizzante serie nata dalla penna di Alessia Gazzola, questa volta nelle vesti di autrice della casa editrice Garzanti.
- La mia Recensione -
Costanza Macallè (29 anni) è una ragazza messinese dai capelli rossi, un carattere molto intraprendente ed è abituata ad arrangiarsi da sola in tutto… soprattutto da quando, tre anni prima, è diventata mamma della piccola Flora, una bimba coi capelli di un rosso vivo, tanto quanto il suo caratterino vivace e iperattivo ed il suo amore per il turpiloquio!
Proprio per questo, Costanza ha dovuto mettere da parte i suoi sogni e, nonostante sia laureata in medicina con specializzazione in Anatomopatologia, deve adattarsi a qualsiasi opportunità di lavoro le capiti, pur di portare a casa uno stipendio e di poter far crescere serena la sua bimba che… per ora, non ha mai nemmeno sentito parlare del padre… argomento assai difficile per Costanza.
Grazie a sua sorella Antonietta (27 anni) psicologa e assistente sociale, nonché molto più saggia della sorella maggiore, Costanza ottiene un’opportunità: raggiungerla a Verona dove Antonietta abita già da un paio d’anni, accettando un contratto annuale con l’istituto di Paleopatologia di Verona, dove in graduatoria Costanza era arrivata seconda… su due!
Certo, non è per nulla il lavoro dei suoi sogni, e anzi continua a sperare che salti fuori qualche occasione in Inghilterra, però se al momento la vita le offre questo, non può che accettare il contratto, trasferirsi a Verona e accettare di dissotterrare vecchie ossa, spidocchiare antiche trecce e analizzare resti centenari…
Diciamo che la motivazione principale che la spinge è l’estrema necessità di soldi (altrimenti come farebbe a sfamare lei e la bimba?) ma forse un cambio così drastico di rotta potrebbe farle bene: non per niente si trova in un periodo dilemmatico della vita in cui non sa assolutamente cosa fare… e forse un trasferimento nella fredda, nebbiosa e umida città di Verona a Novembre è quel che le serve per staccare, e ripartire.
Non è per nulla facile adattarsi al clima della città e al piccolo appartamentino dove alloggiano (con annesse varie restrizioni e padrona di casa esigentissima e dispotica), però non ci sono alternative: Flora si deve adattare al nuovo asilo, tanto quanto Costanza si deve velocemente abituare ai ritmi completamente inaspettati del nuovo incarico.
Fin da subito dovrà stare alle richieste alquanto strane di:
Edoardo Melchiorre, anatomopatologo e unico medico lì al centro universitario, uomo dal carattere un po’ austero, burbero e autoritario, poco incline alle battute e nasconde un segreto;
Anselmo Gualandris, archeologo a metà tra il nerd spiritato e un barbone, ha circa l’età di Costanza (anche se li porta male) e ha una passione assai pignola di ogni fatto storico;
Sarah Foley, italo-americana dottoranda in antropologia e bioarcheologia, è piccola di statura, sempre sorridente, con le fossette, i capelli color del miele, polpacci da calciatore e l’ardire di indossare rossetto e smalto color geranio sgargiante.
Tra i primi compiti che vengono affidati a Costanza ci sono quelli di ripulire le ossa che vengono ritrovate in una chiesetta, e pian piano si scoprirà che potrebbero appartenere addirittura al cavaliere Aldegard Von Dannenberg! E la lunga e fitta treccia rossa ritrovata assieme ai resti del cavaliere a chi appartiene? Che sia addirittura di Selvaggia von Hohenstaufen? O di sua sorella Biancofiore, entrambe figlie dell’imperatore Federico II??
Queste ricerche, supposizioni, indagini e scoperte riempiranno le giornate della nostra protagonista, ma non solo: il destino riporterà qualcuno di molto importante sul cammino di Costanza, qualcuno che non ha più sentito da anni ma che, volente o nolente, ha un legame forte con lei… Marco Erdély de Verre!!
Certo, all’inizio la nostra protagonista non sa nemmeno il suo cognome, ma tante ricerche tra le più disparate, tenacia e anche un po’ di fortuna, la porteranno a viaggiare su più binari della quotidianità, che si intrecceranno e incasineranno nel migliore dei modi tragicomici che caratterizzano questo primo libro della serie.
I lettori quindi iniziano a conoscere e ad affezionarsi non solo a Costanza (o Costynz, come la chiama sua sorella), ma anche a quel piccolo tornado di Flora e ad Antonietta (Tony) che veglia su sorella e nipote quasi fosse un piccolo e saggio Grillo Parlante.
In una città che non è la sua, con la paleopatologia non è il suo mestiere, Costanza Macallé deve rassegnarsi al fatto che ci sono delle scelte che ha rimandato per troppo tempo, e che è giunto il momento di fare… In fondo, che ci vuole? È questione di coraggio, è questione di intraprendenza… E, se lo dico sempre, è questione di Costanza!
Primo romanzo della serie, Questione di Costanza introduce una storia movimentata, accattivante, piena di imprevisti e pasticci (in fondo quale protagonista dei libri della Gazzola non ne è provvista?) che conquistano fin dalle prime pagine.
Un romanzo super scorrevole, intrigante e ricco di spunti di riflessione con una giovane protagonista che si è trovata più volte messa alla prova dal destino e che, nonostante sembri non avere tutte le carte in tavola per essere la migliore persona possibile (“Montessori flagellami”, una delle sue frasi più ricorrenti) ispira molta simpatia ed empatia.
Il particolare si arriva alla fine di questo primo libro con molte domande lasciate aperte che, sono certa, troveranno risposte nei due volumi seguenti, che non vedo l’ora di leggere!
Tra le strade di una suggestiva Verona, la scrittura di Alessia Gazzola e la sua narrazione scorrevole, fresca, colloquiale e al contempo arricchita di qualche chicca erudita qua e là, rendono la lettura dei suoi libri molto piacevole ed interessante.
Prestissimo procederò con la lettura dei due libri seguenti della serie (che da tempo desideravo leggere)… cosa succederà alla signorina Costanza Macallé?
Alessia Gazzola (Messina, 1982) è laureata in Medicina e Chirurgia ed è specialista in Medicina Legale. Ha esordito nella narrativa con L’allieva nel 2011, primo romanzo con protagonista Alice Allevi, cui sono seguiti Un segreto non è per sempre (2012), Sindrome da cuore in sospeso (2012), Le ossa della principessa (2014), Una lunga estate crudele (2015), Un po’ di follia in primavera (2016), Arabesque (2017), Il ladro gentiluomo (2018, vincitore del premio Bancarella 2019) da cui è stata tratta la fortunata serie tv in onda su Rai Uno con Alessandra Mastronardi e Lino Guanciale. Nel 2019 inaugura un nuovo ciclo di romanzi incentrati sul personaggio di Costanza Macallè, protagonista di Questione di Costanza e di Costanza e buoni propositi (2020), da cui è stata tratta la serie tv prodotta da Rai Fiction e Banijay Studios.
Del 2023 è Una piccola formalità, del 2024 Miss Bee e il cadavere in biblioteca, del 2025 Miss Bee e il principe d’inverno e di recentissima pubblicazione Miss Bee e il fantasma dell'ambasciata.
Ha pubblicato inoltre: Non è la fine del mondo (Feltrinelli, 2016), Lena e la tempesta (Garzanti, 2019) e Un tè a Chaverton House (Garzanti, 2021).
Ha ricevuto dalla Luiss il diploma ad honorem in Creative Business.
Vive a Verona con il marito e le due figlie.
Del 2023 è Una piccola formalità, del 2024 Miss Bee e il cadavere in biblioteca, del 2025 Miss Bee e il principe d’inverno e di recentissima pubblicazione Miss Bee e il fantasma dell'ambasciata.
Ha pubblicato inoltre: Non è la fine del mondo (Feltrinelli, 2016), Lena e la tempesta (Garzanti, 2019) e Un tè a Chaverton House (Garzanti, 2021).
Ha ricevuto dalla Luiss il diploma ad honorem in Creative Business.
Vive a Verona con il marito e le due figlie.
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