Titolo: Le parole possono tutto
Autori: Silvia Vecchini e Antonio "Sualzo" Vincenti
Editore: Editrice Il Castoro
Data di uscita: 22 Aprile 2021
Genere: graphic novel | YA | formazione
Pagine: 240
Volume: autoconclusivo
Le parole possono tutto di Silvia Vecchini e Antonio "Sualzo" Vincenti pubblicato dalla casa editrice Il Castoro, parla non solo della giovane protagonista Sara, ma soprattutto del valore che le parole hanno davvero.
- La mia Recensione -
La protagonista di questa storia è Sara, una ragazzina dai capelli rossi che adora andare con lo skateboard, ascoltare la musica e passare la maggior parte del suo tempo da sola... anche quando le capita di fare dei graffiti sulle pareti della città.
Sara è così adesso, nascosta dietro una lunga frangia che le copre metà del viso, indossa maglie e pantaloni larghi, un cappuccio e le cuffie alle orecchie... eppure prima non era così.
Prima di perdere la sua migliore amica Giulia, prima che i suoi si separassero, prima dell'incidente.
Prima infatti Sara era una bambina sorridente e solare, che amava chiacchierare e divertirsi...
...ma da quando le cose sono cambiate così drasticamente, qualcosa si è bloccato in lei e non riesce a parlarne con nessuno, non può aprirsi e non sa come provare a far uscire tutto ciò che di negativo ha accumulato dentro per tanti anni. E la cosa che ha perso soprattutto è la spensieratezza delle sue giornate.
Ora Sara tiene tutti alla larga e non parla praticamente mai, nemmeno per difendersi quando gli altri fraintendono quel che fa.
Per questo, quando la preside della scuola le impone di assumersi le proprie responsabilità per un murales, Sara non ha molta scelta: sceglie la strada apparentemente più semplice, ovvero fare delle ore di assistenza agli anziani ricoverati in una casa di riposo.
Quel che Sara pensa è che potrà stare in silenzio ad ascoltare distrattamente qualche anziano un po' rimbambito... in realtà, scoprirà qualcosa di molto più prezioso!
Per un caso fortuito e inatteso, la ragazzina si ritroverà seduta accanto al misterioso e assai erudito Signor T., un anziano che tutti lì credono un po' matto: dice di essere un antico rabbì ebreo che riesce a ricordarsi tutte le proprie vite precedenti, conosce moltissime storie della tradizione ebraica e ha una passione sviscerata per l'alfabeto ebraico.
Nonostante tutti tentino di ragguagliare Sara su quanto quel vecchietto perda colpi e racconti frottole, in realtà assieme al Signor T. Sara riuscirà finalmente a sentirsi a proprio agio, ascoltata e capita nonostante la sua singolarità.
Assieme al Signor T. non è più la ragazzina additata e presa in giro in continuazione, non deve nascondersi dietro la frangia e le cuffie alle orecchie, non è una persona da tenere lontano. Perché il Signor T. la ascolta davvero, le fa domande schiette e con lui si confronta su tematiche molto profonde... e con lui Sara inizia a imparare l'alfabeto ebraico.
Ogni lettera ha un suo significato importante, ogni carattere ha una storia sia per la grafia che per l'origine, ogni lettera porta con sé un pezzo imprescindibile della tradizione millenaria di una civiltà e una cultura saggia e istruttiva.
Ogni insegnamento che Sara trae dalle preziose parole dei Signor T. diventa un gradino in più verso la pace e il perdono con sé stessa e la sua conseguente apertura al mondo.
Tutti le dicono che il signor T. è solo un vecchio pazzo, ma per lei diventa una delle persone più care della sua vita, e sarà proprio lui che, con semplicità e grandi doti comunicative, le farà capire quanto siano importanti gli affetti nella quotidianità, quanto sia giusto dosare con cautela le parole ma al contempo non isolarsi dal mondo, perché è proprio nella relazione con gli altri che si manifesta la quotidianità umana.
E - oltre al Signor T. ...o meglio, grazie a lui - Sara avrà modo di scoprire quel che ha dentro e come riprendere in mano le redini della propria vita.
La storia scorrevolissima e apparentemente semplice di Silvia Vecchini e Sualzo, parla con semplicità e schiettezza ai giovani lettori, e utilizza un espediente molto importante: la parola, o meglio l'origine delle parole attraverso l'alfabeto ebraico.
Ogni singola lettera viene spiegata e descritta graficamente e contestualizzata nella storia a mo' di ritmo cadenzato dei capitoli, che si susseguono sempre più velocemente nella narrazione.
Ho scoperto questa graphic novel un po' per caso, ma conoscevo già l'accoppiata narrativa di Silvia Vecchini e Sualzo grazie ad una graphic novel, La zona rossa, letta qualche tempo fa. Anche quella scoperta per caso, e anche quella con una storia molto più profonda di quanto appaia ad una prima occhiata.
Non sapevo cosa mi sarei trovata quando ho iniziato questa lettura, tuttavia l'ho assaporata pagina dopo pagina, riflettendo assieme alla protagonista Sara la scoperta delle piccole cose preziose della vita.
Le parole possono tutto è una graphic novel che mi sento di consigliare a chiunque, a prescindere dall'età e dalla propensione alla lettura di graphic novel, perché parla in maniera trasversale di tematiche profonde e importanti.
In particolare a tutti coloro che sono chiusi in se stessi, ma che muoiono dalla voglia di gridare al mondo.
Silvia Vecchini è autrice e poetessa. Ha pubblicato romanzi per bambini e ragazzi, raccolte di poesie, albi illustrati e graphic novel con alcune delle maggiori case editrici italiane. Fra le sue ultime pubblicazioni, la raccolta di poesie Acerbo sarai tu (Topipittori) e il romanzo in versi Prima che sia notte (Bompiani).
Con Sualzo è autrice dei graphic novel Fiato sospeso (Tunuè), La zona rossa (Premio Attilio Micheluzzi 2018 “Miglior libro a fumetti per ragazzi”) e 21 giorni alla fine del mondo (Prix Unicef de Littérature Jeunesse 2021), Le parole possono tutto (Premio Laura Orvieto 2021, Premio Liber “Miglior Libro 2021”, Premio Attilio Micheluzzi 2022 “Miglior sceneggiatura”), questi ultimi tre editi da Il Castoro e tutti tradotti all’estero. Progetta percorsi per le scuole, incontra bambini e ragazzi in biblioteca e nelle librerie per letture e laboratori di poesia.
Antonio Vincenti, in arte Sualzo, è autore di fumetti e illustratore e collabora con numerose case editrici italiane e straniere. Fra i suoi graphic novel, L’improvvisatore (Rizzoli-Lizard) e Fermo (Bao Publishing).
Con Silvia Vecchini è autore di Fiato sospeso (Tunué), che ha vinto il Premio Boscarato e il Premio Orbil 2012 come miglior fumetto per bambini e ragazzi. Per Il Castoro ha pubblicato La zona rossa, che nel 2018 ha vinto il Premio Attilio Micheluzzi come “Miglior libro a fumetti per ragazzi”, 21 giorni alla fine del mondo e Le parole possono tutto (Premio Laura Orvieto 2021, Premio Liber “Miglior Libro 2021”, Premio Attilio Micheluzzi 2022 “Miglior sceneggiatura”), tutti e tre con Silvia Vecchini. Tra le sue collaborazioni, il progetto Disegni DiVersi con la trasmissione radiofonica di Radio2 “Caterpillar”.
Con Sualzo è autrice dei graphic novel Fiato sospeso (Tunuè), La zona rossa (Premio Attilio Micheluzzi 2018 “Miglior libro a fumetti per ragazzi”) e 21 giorni alla fine del mondo (Prix Unicef de Littérature Jeunesse 2021), Le parole possono tutto (Premio Laura Orvieto 2021, Premio Liber “Miglior Libro 2021”, Premio Attilio Micheluzzi 2022 “Miglior sceneggiatura”), questi ultimi tre editi da Il Castoro e tutti tradotti all’estero. Progetta percorsi per le scuole, incontra bambini e ragazzi in biblioteca e nelle librerie per letture e laboratori di poesia.
Antonio Vincenti, in arte Sualzo, è autore di fumetti e illustratore e collabora con numerose case editrici italiane e straniere. Fra i suoi graphic novel, L’improvvisatore (Rizzoli-Lizard) e Fermo (Bao Publishing).
Con Silvia Vecchini è autore di Fiato sospeso (Tunué), che ha vinto il Premio Boscarato e il Premio Orbil 2012 come miglior fumetto per bambini e ragazzi. Per Il Castoro ha pubblicato La zona rossa, che nel 2018 ha vinto il Premio Attilio Micheluzzi come “Miglior libro a fumetti per ragazzi”, 21 giorni alla fine del mondo e Le parole possono tutto (Premio Laura Orvieto 2021, Premio Liber “Miglior Libro 2021”, Premio Attilio Micheluzzi 2022 “Miglior sceneggiatura”), tutti e tre con Silvia Vecchini. Tra le sue collaborazioni, il progetto Disegni DiVersi con la trasmissione radiofonica di Radio2 “Caterpillar”.
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