Titolo: Uno di noi è il prossimo
[Titolo originale: One of Us is Next]
Autrice: Karen M. McManus
Editore: Mondadori
Data di uscita: 1 Febbraio 2022
Genere: Thriller noir | Young Adult
Pagine: 312
Volume della serie: 2° | autoconclusivo
È passato un anno dalla tragica morte di Simon Kelleher, in tanti hanno cercato di imitare la sua app, ma nessuna è riuscita ad affermarsi, anche perché, prosciolti da ogni accusa Nate, Bronwyn, Addy e Cooper, i gossip portati alla luce si sono sempre rivelati poco appetitosi. Fino a questo momento, almeno.
Attraverso la chat degli studenti della Bayview High, infatti, ha preso piede una nuova inquietante versione di Obbligo o verità, destinata a portare alla luce altri oscuri segreti degli allievi della scuola e verso la quale tutti provano una morbosa attrazione. È come se tutti a scuola si fossero dimenticati della fine fatta da Simon che, per il modo in cui usava il gossip come arma, aveva finito per soffrire più di chiunque altro.
Tra i primi a essere coinvolti c’è anche Maeve, sorella di Bronwyn, costretta suo malgrado ad affrontare una situazione scomoda a causa della sua scelta. Del resto, si sa: a scuola basta commettere un errore per ritrovarti un’etichetta appiccicata addosso per il resto della vita.
La posta si fa via via più alta e quando il gioco prende una piega inaspettata è ormai chiaro che bisogna trovare, e fermare, chi lo sta orchestrando prima che sia troppo tardi...
Karen M. McManus è laureata in Inglese e Giornalismo. Quando non lavora e non scrive, ama viaggiare con suo figlio. Uno di noi sta mentendo è il suo primo romanzo, da mesi stabilmente ai vertici delle classifiche americane.
www.karenmcmanus.com
Twitter: twitter.com/writerkmc
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Trovate la mia recensione del libro precedente QUI. 😉
Scuola superiore di Bayview, in una cittadina non troppo grande della periferia, poco lontano da Los Angeles, in California, inizio del nuovo anno scolastico.
Sono passati appena diciotto mesi dalla morte di Simon Kelleher, il liceale che teneva sotto controllo tutti i suoi compagni di classe con Senti questa, un’app di pettegolezzi e rivelazioni segrete. Si pensava che la situazione si fosse conclusa dopo la fine delle indagini, invece è risuccesso… e pare che sta volta le cose siano pure peggiori!
I quattro ragazzi protagonisti che erano stati incastrati nel libro precedente attorno ai quali ruotava tutta la storia, si sono diplomati. Però alcuni amici e parenti vengono coinvolti in questo secondo libro, che appare quasi più tetro del precedente.
Maeve Rojas (17 anni) è la sorella minore di Bronwyn e sta frequentando il penultimo anno delle superiori. Maeve ha un trascorso movimentato con la scuola per motivi di salute, tuttavia è sempre stata una ragazza assai sveglia e portata per la tecnologia, al punto che nel libro precedente il suo aiuto era stato fondamentale per la risoluzione delle indagini.
Ora vorrebbe solo trascorrere un anno scolastico tranquillo, ma non è quello che la aspetta… per vari motivi, primo tra tutti perché verrà coinvolta nuovamente in una serie di disavventure!
Accanto a lei c’è Knox Myers (17 anni) migliore amico di Maeve: è magrissimo e spigoloso, ha sempre fame e soprattutto è un ragazzo buonissimo e molto paziente, oltre che un bravo ascoltatore. Cresciuto con quattro sorelle maggiori, Knox ha sempre dimostrato poca passione per gli sport e le cose troppo movimentate, ma frequenta il corso di teatro della scuola. Da poco Knox ha iniziato a lavorare dopo scuola nella sede di Presunto Innocente, lo studio di Eli Kleinfelter, (l’avvocato che ha aiutato Nate Macauley l’anno prima durante il “processo dei quattro”), e gli piace moltissimo come lavoro… soprattutto perché ottiene molta più soddisfazione di quanta gliene darebbe suo padre.
Maeve e Knox passano molto tempo nel loro locale preferito, il Café Contigo, dove lavorano come cameriere Addy Prentis dopo essersi diplomata, ma anche la giovane Phoebe Lawton (17 anni), secondogenita di una famiglia rimasta recentemente orfana di padre. Nonostante Phoebe abbia i capelli rossi come sua sorella Emma e suo fratello Owen, non assomiglia fisicamente a loro… e nemmeno caratterialmente. Molto più disinvolta e spigliata, Phoebe lavora con piacere come cameriera nel doposcuola, ma soprattutto viene notata dai ragazzi.
Phoebe, Knox e Maeve non si conoscono bene tra loro, ma frequentano la stessa scuola e i fatti che si succederanno faranno incrociare i loro cammini in modi inaspettati!
Soprattutto perché un giorno, all’improvviso, appare il numero di uno Sconosciuto che, nella chat degli studenti della scuola, inizia a proporre un gioco di “Obbligo o Verità” che assume immediatamente toni pesanti: i partecipanti sono caldamente invitati a scegliere “obbligo”, perché altrimenti verrà svelato a tutti un loro segreto scottante!
A quanto pare la nuova malalingua di Bayview sa fare il suo sporco mestiere” ha detto.
Le regole sono differenti, ma il richiamo al modo di fare di Simon salta subito all’occhio, proprio per questo giocare a questo gioco pericoloso risulta doppiamente rischioso! Maeve, Knox e Phoebe non hanno intenzione di sottostare alle regole di uno sconosciuto, ma si ritroveranno presto coinvolti ugualmente in una serie di avvenimenti concatenati che metteranno a dura prova la loro resistenza, il loro autocontrollo e… la loro sicurezza!
È stato divertente, no? Chi ci sta per un altro giro? […] Il prossimo giocatore verrà contattato presto. Tic-tac.
E allora ricordo perché Senti Questa è stato seguito da così tanta gente per così tanto tempo. Perché anche se odio lo Sconosciuto, anche se mi fa infuriare che abbia rivelato un segreto che pensavo non sarebbe mai venuto fuori, e anche se l’idea di un altro Simon Kelleher che si aggira per il liceo di Bayview è sinceramente nauseante… non riesco a non essere curiosa.
Che cosa succederà adesso?
Non posso svelare oltre della trama, perché il bello di un thriller è proprio poter scoprire pian piano quello che succede capitolo dopo capitolo, ma qualcosa ve lo posso dire: ho notato subito dei nessi col libro precedente, ma allo stesso tempo mi sono resa conto che questo sia un libro che – volendo – può tranquillamente esser letto anche singolarmente.
La trama infatti, pur continuando da dove si era interrotta nel primo libro, viaggia comunque su un binario parallelo e quasi a sé, quindi penso che questo sia un punto a favore dei lettori che non hanno avuto modo di approcciarsi in precedenza al primo libro.
A distanza di due anni dal volume precedente, mi sono ritrovata a leggere il seguito di un libro che mi era piaciuto davvero molto. Lo dico per due motivi: sia perché i due libri possono essere letti entrambi singolarmente (come accennavo poc’anzi), ma allo stesso tempo sarebbe meglio leggerli in ordine, sia perché il primo mi era piaciuto a tal punto che… questo secondo non mi ha entusiasmata allo stesso modo.
Mi spiego meglio.
Dopo aver letto “Uno di noi sta mentendo” – che pensavo fosse un libro autoconclusivo – appena ho saputo che era stato pubblicato anche un seguito, non ho saputo resistere. Eccomi quindi giunta a leggere “Uno di noi è il prossimo” che ho divorato in 3-4 giorni (ma solo perché non ho avuto modo di leggere tante ore di fila quanto avrei voluto, altrimenti lo avrei divorato anche in meno tempo).
Scritto anch’esso dal P.O.V. dei protagonisti, questo romanzo permette al lettore di non annoiarsi e di mantenere viva l’attenzione seguendo una trama provvista di imprevisti, colpi di scena e mistero.
Tuttavia c’è un però.
Il primo libro mi aveva coinvolta dall’inizio alla fine, mentre in questo ho avuto qualche momento di leggera distrazione… non tanto per i personaggi protagonisti – ben definiti e forti almeno quanto i protagonisti del primo libro – quanto piuttosto per la trama che in alcuni punti ha perso leggermente il ritmo e la suspense che tanto mi avevano appassionata in “Uno di noi sta mentendo”.
Si tratta anche questa volta di un thriller-YA diverso dal solito che ho letto in pochissimo tempo, soprattutto perché attendevo che succedesse qualcosa di più di capitolo in capitolo, tuttavia sono rimasta leggermente delusa forse proprio perché inconsciamente l’ho paragonato al libro precedente.
In sé “Uno di noi è il prossimo” è un libro ben scritto, con una struttura salda e una trama incalzante, tuttavia – a mio modestissimo parere – talvolta gli autori non riescono sempre a realizzare un secondo libro che sia così efficace come il primo…
Quindi sì ho letto con piacere questo volume di Karen McManus, tuttavia mi ha colpita leggermente meno del precedente… ma la ritengo comunque una lettura gradita! E penso che la penna dell’autrice sia una penna fantasiosa e che incuriosisce molto!
Non sapevo a cosa sarei andata in contro quando l’ho iniziato, ma mi sento ugualmente di consigliarlo a chiunque ami le indagini, a chiunque non si fermi alle prime apparenze, perché, ricordiamocelo, nessuno è perfetto!
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