domenica 28 settembre 2025

Recensione "I BUON I PROPOSITI" di Sabrina Gabriele - Salani Editore



Titolo: I Buoni Propositi
Autrice: Sabrina Gabriele
Editore: Salani Editore
Data di uscita: 19 Agosto 2025
Genere: Narrativa contemporanea | storico
Pagine: 256
Volume: autoconclusivo



I Buoni Propositi di Sabrina Gabriele, pubblicato da Salani Editore, è un romanzo che parla di seconde occasioni, di sogni nel cassetto che si modificano a seconda di come si evolve la propria vita... e di speranza che si ripone tra le pagine dei libri.

- La mia Recensione -


La piccola ma accogliente libreria di via de’ Coltelli, 5 a Bologna era conosciuta con il nome di “I Buoni Propositi”. Questo è il nome che il titolare Vanni Maestri ha scelto di dare al suo piccolo luogo dei sogni, dei desideri e della speranza.

Fin dal 1952 infatti, il signor Vanni ha iniziato a collezionare in una scatola tutti i foglietti che i clienti hanno iniziato a scrivere e ad affidare ai libri della sua libreria… perché il signor Maestri ha scelto di dare il via a un’idea creativa e al contempo speciale: affidare i propri desideri, buoni propositi, sogni a dei foglietti di carta che si scrivono e poi nascondono tra le pagine dei libri della sua libreria – piena di libri usati che sono stati salvati e rimessi in vita – un po’ come è stato per lui tra quelle quattro mura.
Non importa se chi li scrive si firmi o li lasci anonimi, è il contenuto di quei foglietti ad assumere un significato importante.

Vanni, con la sua semplicità, il suo sorriso, la sua gentilezza e i suoi modo garbati, è diventato un punto di riferimento per tutti coloro che frequentano la piccola libreria, ma anche per coloro che cercano un luogo in cui sperare ancora… e quale miglior posto de “I Buoni Propositi”?

Il libro inizia a Luglio del 1982 in via de’ Coltelli, 5... ma è solo qualche mese prima, a dicembre del 1981, che tanti nodi vengono a sciogliersi e una storia iniziata molti anni prima comincia a dipanarsi…

Vanni Maestri, di corporatura smilza e di altezza modesta, dagli occhi grigio chiarissimi e gli scuri capelli ondulati che una volta erano ricci fitti, ha sempre amato stare in mezzo ai libri.
Quando era solo uno studente che aveva appena iniziato l’università, per pagarsi gli studi faceva vari lavoretti, tra cui il rivenditore di libri usati… ed è proprio in ricordo di questo lavoro e della passione viscerale e idilliaca dedicata alle parole e all’importanza di raccontare, che ha deciso di dedicare gli ultimi trent’anni della sua vita ai libri, i quali sono stati da sempre la sua salvezza.

Da quando ha iniziato a fare il libraio, il signor Vanni ha vissuto una vita modesta e discreta, in solitaria, quasi scusandosi con il mondo per la sua presenza… eppure il suo modo di fare ha suscitato l’affetto di chiunque incroci il suo cammino, a prescindere dalla sua età… proprio come Antonio che di mestiere fa il manovale e che nonostante sia giovane, non legge moltissimo ma sogna in grande; ma anche di Agata, giovane assistente ventiduenne che, mentre frequenta l’ultimo anno dell’università a Bologna, essendo fuorisede ha scelto di fare un lavoretto e ha trovato nel signor Vanni Maestri non solo una sorta di mentore culturale, ma soprattutto un ottimo esempio: una persona dal cuore buono che desidera far spuntare il sorriso e alimenta la speranza in chi incontra.

È proprio lavorando assieme al signor Vanni che Agata inizia a capire maggiormente quanto una vita (nonostante possa essere un po’ in disparte e molto garbata e gentile) possa condizionare e coinvolgere le vite altrui migliorandole.

Agata vorrebbe capire da dove venga il buon cuore del signor Vanni, così discreto e sempre con una parola gentile per tutti, ma non immagina minimamente cosa nasconda il passato del signor Maestri, e tutto quello che ha dovuto passare!

Perché l’amore per le parole risale a tanti anni prima, e seppur ci sia stato uno scossone tremendo che ha stravolto e rimescolato la vita di Vanni, il suo sogno e buon proposito è rimasto… seppur un po’ modificato dopo la batosta che lo ha colpito.

Pian piano, capitolo dopo capitolo, tra scorci del presente e del passato, il lettore viene a conoscenza in maniera sempre più vivida e profonda del passato del signor Vanni, tra cui compaiono Ermanno Castelvetri (giovane conte dai capelli biondi e gli occhi azzurri) e Costanza, una ragazza dai lunghi capelli biondi che ebbe modo di inserirsi nell’amicizia quanto mai singolare ed insolita di due mondi così diversi come quello modesto, povero e puro di Vanni, e quello ricco, frivolo e un po’ superficiale di Ermanno.

Il rimbalzo continuo tra i due filoni narrativi serve anche ad alimentare il mistero, che racchiude tutte le motivazioni che hanno spinto il signor Vanni a modificare così tanto la propria vita… ma anche come mai sia cambiata pure la vita delle altre due persone che erano così importanti per lui, Ermanno e Costanza.
E l’autrice Sabrina Gabriele lo fa con garbo e al contempo con la giusta dose di verità che si svela pian piano e che, come accade nella vita reale, non sempre è come dovrebbe, non sempre ha quel lieto fine che si desidererebbe e che lascia talvolta sprazzi di soluzioni agrodolci nelle quali le persone (e in questo caso i personaggi del suo libro) decidono di prendere le loro direzioni.

Il valore dei buoni propositi non è nel loro compimento. È nel viaggio verso la realizzazione… e quel viaggio, cara Agata, è la vita.

Non posso svelare troppo della trama de “I Buoni Propositi” (dovete leggerlo per venire trasportati tra le pagine di questa storia piena di ingiustizie e al tempo stesso di speranza e di voglia di risorgere dalle proprie ceneri), ma posso assicurarvi che questo romanzo è un piccolo gioiellino, una storia piena di imprevisti e di scossoni, perché la vita reale sa essere anche molto ingiusta… eppure è il come ha deciso di reagire il protagonista del libro a dare un valore in più alla storia: affrontare le ferite del suo passato che l’hanno sì cambiato per sempre, pur mantenendo il suo buon cuore, la sua voglia di riscatto con gentilezza, e quella scintilla di speranza che ha scelto di instillare in ogni frequentatore della piccola ma preziosa libreria.

La storia narrata nel romanzo di Sabrina Gabriele è un insieme di storie che si intrecciano, alcune sfiorandosi appena, altre proprio scontrandosi modificando per sempre il futuro, ed è anche l’insieme di varie soluzioni inaspettate verso cui l’autrice ha fatto dirigere i vari personaggi, talvolta con un senso compiuto, altre motivate da emozioni meno nobili di quelle che caratterizzano il signor Vanni – che rappresenta senz’altro il mio personaggio preferito e che ha avuto la migliore evoluzione nell’intera storia.

Vanni Maestri non ha potuto vivere la vita che avrebbe tanto voluto e sognato da giovane, eppure è riuscito a trovare una (anzi più d’una!) soluzione per fare del suo meglio di quel che la vita gli ha offerto, nonostante tutto, diventando la scintilla che ha acceso la speranza in molti che l’hanno conosciuto e incontrato.

Ho apprezzato moltissimo la narrazione descrittiva e “show don’t tell” dell’autrice, i suoi toni garbati e delicati pure nelle parti più ingiuste e tragiche della storia, che mi hanno ancorata ulteriormente alle pagine facendomi affezionare moltissimo al personaggio di Vanni.

Per mia grande fortuna, ho avuto modo di leggere anche la lettera di presentazione che l’autrice ha scritto della sua opera, e vi assicuro che ha dato quel tocco poetico in più a una storia che già così mi aveva toccato il cuore.

Ho apprezzato molto la cura con cui l’autrice ha studiato e si è documentata storicamente per poter scrivere il suo libro (al quale ha dedicato molto tempo e che l’ha stupita in più parti anche mentre lo scriveva), e la sua scrittura corrisponde moltissimo al modo coinvolgente con cui l’autrice ha presentato il proprio libro sia su carta che durante l’incontro tra blogger a cui ho partecipato grazie alla casa editrice.

Questo libro racchiude molte tematiche, quali l’amicizia, la fiducia, i tradimenti, le ingiustizie, come ti cambia la guerra nel profondo (a maggior ragione se sei stato tra coloro che sono stati deportati e torturati), ma soprattutto la resilienza, la speranza, il riscatto, la voglia di trovare una soluzione anche nei momenti più avversi e quanto sia giusto mantenere i propri sogni o adattarli quanto più ci sia possibile per andare incontro al proprio destino, ascoltando prima di tutto noi stessi.

Insomma, vi consiglio caldamente di tuffarvi nelle parole di Sabrina Gabriele, perché troverete una storia a più livelli, più spunti di riflessione e più modi per coinvolgervi e commuovervi… ed io non posso che ringraziarla per le pagine de “I Buoni Propositi”.




Sabrina Gabriele è nata a Bergamo, ha studiato all’Accademia di Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano, ha vissuto a Londra e attualmente è a Parigi, dove lavora nella moda. Nel 2023 ha pubblicato Quattro giorni o sempre.

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