Titolo: Poet X
[Titolo originale: The Poet X]
Autrice: Elizabeth Acevedo
Editore: Sperling&Kupfer
Data di uscita: 2021
Genere: YA | Poesia
Pagine: 368
Volume: autoconclusivo
“Poet X” di Elizabeth Acevedo, pubblicato in Italia dalla casa editrice Sperling&Kupfer, è uno di quei libri che ti spiazzano e ti lasciano a bocca aperta. In tutti i sensi.
- La mia Recensione -
Poc’anzi accennavo al fatto che questo romanzo lasci a bocca aperta, ed è proprio così.È un romanzo che racconta un periodo difficile per la protagonista adolescente, quindi uno Young Adult, ma è anche un anno che la cambia e la fa maturare, quindi un Romanzo di Formazione.
Ma la cosa più sensazionale è che “Poet X” sia scritto quasi tutto in poesia!
Non sono abituata a leggere libri di poesie, ma so che solitamente queste vanno per argomenti o sono staccate l’una dall’altra… beh qui non è così, non è per niente così!
Elizabeth Acevedo è riuscita in un’impresa originalissima ed unica: raccontare tutta la trama, i personaggi, la storia, le passioni della protagonista e le sue emozioni attraverso poesie. Poesie così dirette, poesie libere che scorrono sulle pagine come un fiume senza dighe, perché è così che la protagonista si sente quando scrive… solamente quando scrive.
Xiomara Batista ha quasi 16 anni, è molto alta (pure più di suo padre), ha un corpo molto formoso e abbondante, è di origine dominicana ma è nata e cresciuta ad Harlem, un quartiere di Manhattan nello stato di New York, e per questo bilingue. Xiomara ha un fratello gemello, Xavier (anche se lei l’ha sempre chiamato Frà) che è totalmente l’opposto di lei: fisicamente mingherlino, un genio tanto che ha saltato un anno di scuola, ha sempre maniere e modi delicati e spesso viene preso in giro.
La differenza però è che Xavier ha sempre chi lo difende, anche a costo di fare a pugni: sua sorella Xiomara.
Lei ha perso il conto di quante volte abbia fatto a botte con tutti per difendere Frà, però non è mai stata “difesa” in cambio. Eppure Xiomara è vittima costante di prese in giro da una marea di gente: i compagni di scuola che la vedono troppo robusta, troppo silenziosa, troppo scontrosa, troppo solitaria; la gente per strada che la scambia per una poco di buono solo perché è alta ed ha un fisico decisamente formoso; sua madre che pensa sempre che voglia infrangere i Dieci Comandamenti; suo padre che continua a dirle di stare buona e calma e di cercare di passare il più inosservata possibile per non avere guai.
Quando hai un corpo che occupa più spazio della voce
ti bersagliano di cattiverie, non c’è storia,
allora lasci che siano le nocche a parlare.
E se gli insulti diventano il tuo nome alla fine impari a fregartene.
Mi sono fatta una scorza così.
In realtà Xiomara adora indossare gli anfibi e vestiti larghi dentro ai quali nascondersi, le piace osservare le persone da lontano senza malizia, ha una grande passione per la musica (in particolare per Niki Minaj), le piace stare in silenzio per tenere tutti per sé i suoi pensieri, e soprattutto vuole essere lasciata in pace da tutti. Le uniche persone con le quali Xiomara si sente a proprio agio sono Frà e Caridad, la sua migliore amica. Anche Caridad è totalmente differente da Xiomara, eppure si capiscono alla perfezione e sono amiche da sempre.
In una calda giornata di fine estate, la protagonista attende che sua madre torni dal lavoro, seduta sui gradini davanti a casa, e si mette a riflettere sull’arrivo imminente della scuola, sulla sua vita, su quello che le piacerebbe fare e su quello che proprio non vorrebbe.
Scandendo in ordine cronologico, Xiomara scrive, una poesia dietro l’altra, tutto quello che le accade, quello che pensa, quello che vorrebbe, quello che teme.
E lo fa con una disinvoltura e un trasporto che nessuno potrebbe mai immaginare…
…o meglio qualcuno sa quanto lei adori scrivere:
Mio fratello dice che io non parlo molto, così sperava che quello potesse diventare un posto dove infilare i miei pensieri. Ogni tanto li metto in forma di poesia. Provo a vedere se il mio mondo cambia dopo che ho consegnato alla pagina le parole.
È stata la prima volta che qualcuno mi offriva un posto dove raccogliere i miei pensieri. Era un po’ come se mi dicesse che erano importanti. Da quel giorno ho scritto tutti i giorni. A volte mi sembra che scrivere sia l’unico modo per non stare male.
Ma non è l’unico, perché appena inizia il nuovo anno scolastico, la nuova professoressa di Inglese, Miss Galiano, si rende immediatamente conto del potenziale di quell’allieva così silenziosa a voce ma così piena di idee sulla carta. E non appena se ne accorge, farà di tutto per incoraggiare Xiomara a coltivare la sua scrittura e per far sì che lei possa esprimere davvero tutto ciò che ha dentro.
Le parole, dice, consentono alle persona
di essere se stesse fino in fondo. E non sono forse queste
le poesie che ho sempre avuto più bisogno di sentire?
Sono rimasta stupita dalla capacità dell’autrice di saper raccontare una storia intera dal punto di vista di una ragazza che preferisce esprimere i propri pensieri in poesia… facendolo letteralmente così!
Leggendo le note sulla vita dell’autrice ho poi capito quanto la protagonista sia vicina a Elizabeth Acevedo proprio perché anche l’autrice ha questa stessa passione e dono… quindi ho capito bene quanto sia stato naturale per lei scrivere il libro interamente così proprio perché le viene dal cuore.
Questa lettura mi ha stupita, mi ha fatta riflettere, mi ha fatto ricordare come mi sentissi io all’età della protagonista, mi ha trasmesso ancora di più quanto il potere delle parole sia unico e prezioso non solo per chi ne sa fare ottimo uso, ma anche per chi lo legge o lo ascolta.
Per questo mi sento di consigliare la lettura di Poet X a chiunque abbia voglia di andare oltre le apparenze, a chi voglia immergersi maggiormente nei sentimenti e a chi voglia capire maggiormente le motivazioni che talvolta spingono ad agire le persone in un determinato modo… e nel caso di Xiomara, di lasciarsi finalmente andare.
Elizabeth Acevedo è un'autrice americana di origini dominicane, pluripremiata e bestseller del New York Times. Si è laureata in Arti Performative alla George Washington University e in Scrittura Creativa all'Università del Maryland. È una campionessa di poetry slam e vive a Washington, DC con il compagno.
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