Titolo: TINY PRETTY THINGS. La perfezione ha un prezzo
[Titolo originale: Tiny Pretty Things]
Autrici: Sona Charaipotra, Dhonielle Clayton
Editore: Mondadori
Data di uscita: 27 Ottobre 2020
Genere: Narrativa | Young Adult
Pagine: 432
Volume serie: 1°
Gigi, Bette e June sono tre ragazze estremamente diverse. Le accomuna un'unica passione: ballare. Ma all'American Ballet Conservatory, la prestigiosa scuola di danza di Manhattan, non è sufficiente essere bravi, serve essere i migliori. E per farlo, a volte, è necessario giocare sporco. Lo sa bene Gigi, l'unica ballerina nera della scuola, spirito solare e libero, che inizia a subire pesanti episodi di bullismo. La colpevole potrebbe essere la perfida Bette, che per ottenere la parte di prima ballerina e per uscire dall'ombra della famosa sorella étoile farebbe davvero di tutto. Oppure potrebbe essere June, che non riesce a mangiare senza vomitare e che è stanca di essere sempre la "seconda scelta". Ma ci sono anche Alec, che ha un legame strano con Bette; Henry, affascinate e misterioso; e William, che fatica a rivelarsi per chi è davvero. Non ci sono amici, non ci sono nemici, ciò che conta è danzare meglio di chiunque altro, raggiungere la vera perfezione a qualunque costo.
Sona Charaipotra e Dhonielle Clayton si sono conosciute durante un corso di scrittura per ragazzi.
Sona Charaipotra: nonostante i genitori avessero progettato per lei un futuro da pediatra, ha preferito dedicarsi alla scrittura, diventando giornalista di "People" e "TeenPeople", oltre a contribuire a pubblicazioni come il "New York Times" e "TeenVogue". È anche editor del teen blog di Barnes & Noble.
Dhonielle Clayton: nata e cresciuta nei sobborghi di Washington D.C., ha trascorso gran parte della sua infanzia nascosta sotto il tavolo da pranzo della nonna, con l'unica compagnia di una pila di libri. Insegnante di inglese in un'accademia di danza classica, bibliotecaria, avida viaggiatrice, dopo aver vissuto in diversi paesi ora vive ad Harlem, dove scrive fino a tarda notte nascosta nelle biblioteche.
Sona e Dhonielle hanno fondato insieme l'agenzia CAKE Literary.
Sona Charaipotra: nonostante i genitori avessero progettato per lei un futuro da pediatra, ha preferito dedicarsi alla scrittura, diventando giornalista di "People" e "TeenPeople", oltre a contribuire a pubblicazioni come il "New York Times" e "TeenVogue". È anche editor del teen blog di Barnes & Noble.
Dhonielle Clayton: nata e cresciuta nei sobborghi di Washington D.C., ha trascorso gran parte della sua infanzia nascosta sotto il tavolo da pranzo della nonna, con l'unica compagnia di una pila di libri. Insegnante di inglese in un'accademia di danza classica, bibliotecaria, avida viaggiatrice, dopo aver vissuto in diversi paesi ora vive ad Harlem, dove scrive fino a tarda notte nascosta nelle biblioteche.
Sona e Dhonielle hanno fondato insieme l'agenzia CAKE Literary.
Il mondo della danza classica è da sempre super pignolo, richiede moltissimi sacrifici, e soprattutto è tanto, tanto, taaaanto competitivo!!! Certo, magari potrebbe non esserlo nelle piccole scuole dei paesini dove chi balla lo fa in maniera amatoriale… ma lo è sicuramente nelle grandi città e in tutti i luoghi dove chi vuole arrivare ad altissimi livelli professionali inizia a studiare fin dalla più tenera età. A maggior ragione, in un ambiente dove il livello è molto alto e ci sono tante “brave ballerine”, essere soltanto brave non basta: la competizione è spietata e anche ogni più piccolo errore di una ballerina potrebbe arrivare a penalizzarla e contemporaneamente agevolare le altre pretendenti. Proprio per questo, la concorrenza si respira pesantemente tra le mura dell’American Ballet Conservatory, una prestigiosissima scuola di danza classica nel centro di Manhattan, proprio di fronte al Teatro dove lavora e si esibisce l’American Ballet Company, una delle compagnie più rinomate e ambite di New York… e non solo.
Studiare nell’accademia è sicuramente un ottimo trampolino di lancio per i giovani e promettenti allievi, ma non garantisce un posto assicurato nella compagnia di ballo: per questo motivo tutti gli allievi che studiano lì da una decina d’anni sanno benissimo quanto i loro sacrifici di una vita potrebbero svanire da un momento all’altro… Lo sanno talmente bene che devono tenere a mente ogni singola regola “scritta e non” del mondo della danza classica, dove non basta essere eccellenti, bisogna essere assolutamente perfetti: fisicamente, emotivamente e mentalmente.
Ma non pensiate che siano solo gli insegnanti a mettere a dura prova gli allievi nelle sale, durante le preparazioni delle coreografie o alle estenuanti prove per gli spettacoli… perché anche tra gli allievi stessi ci sono delle “regole”. E queste regole talvolta comprendono anche il “frenare” in qualche modo la concorrenza, sebbene siano allievi con cui studiano da anni e anni, soprattutto se sono a stretto contatto costantemente ogni giorno, al punto tale da conoscerne debolezze e segreti!
Quello che accomuna tutti i ballerini e le ballerine della scuola è la determinazione di credere in un unico sogno: ballare! Come raggiungere i propri obiettivi, però, è un altro discorso…
Bette Abney (16 anni, occhi azzurri, capelli biondi e fisico perfetto) è una delle veterane della scuola, soprattutto perché da sempre ha un sogno: seguire le orme della sorella maggiore Adele, prima ballerina della compagnia di danza! Certo, Adele ha 6 anni più della sorella, ma come si fa a non crescere col desiderio di emularla in tutto, visto che Adele è sempre stata una delle ballerine più apprezzate fin da quando ha mosso i primi passi nella scuola?
Bette è terribilmente ambiziosa, e adora ricevere lodi dagli insegnanti, al punto tale che, proprio perché assomiglia moltissimo a sua sorella, si crede decisamente la migliore. Perfino della sua migliore (e unica) amica: Eleanor Alexander, che l’asseconda in tutto e la segue come un cagnolino… almeno lo ha sempre fatto fin da quando si sono conosciute dieci anni prima.
Le giornate di Bette sono scandite dalle lezioni di danza, dalle continue prove post lezioni, dalle lodi di insegnanti e allievi (pare che tutti la adorino… o la temano?) e dal tempo che lei trascorre con suo ragazzo Alec Lucas, anch’egli biondo dagli occhi azzurri e così perfettamente abbinato a Bette.
Anche Alec studia danza classica nella stessa accademia, e oltre che appartenere ad una famiglia decisamente benestante e rinomata… perché Alec è figlio di Dominic Lucas, presidente del consiglio d’amministrazione della A.B.C. ed ex ballerino della compagnia… insomma un’istituzione!
Oltre ad Alec ci sono anche William “Will” O’Reilly, il migliore amico di Alec, ed Henri Dubois (ballerino francese). Entrambi sono ballerini bravi, nonostante siano molto diversi da Alec.
La competizione maschile tuttavia non è pressante tanto quella femminile, perché il numero di ballerine è decisamente più elevato.
Lo sa benissimo E-Jun Kim (chiamata anche June) ballerina coreana da parte di madre, ma bianca da parte di padre… che non ha idea di chi sia. June ha sempre vissuto solo con la mamma nel Queens, una madre che l’ha sempre supportata nella sua passione e che ha cercato di trasmetterle le tradizioni e la cultura delle sue origini coreane, anche se June non parla molto di coreano.
Nella scuola comunque June è tra le ballerine più magre e autocritiche che ci siano, è una tipa un po’ solitaria e non fa più parte della combriccola delle asiatiche, capitanate da Sei-Jin Kwon. Tra le due non scorre più buon sangue, nonostante siano cresciute praticamente insieme… perché Sei-Jin continua a farle pesare l’essere “a metà” di June.
Fino a poco tempo prima nella scuola studiava anche Cassandra “Cassie” Lucas, la biondissima e bravissima ballerina londinese, cugina di Alec. Per lo meno fino a quando un brutto e misterioso episodio l’ha messa fuori gioco! A quanto pare non si trattava di un episodio isolato, perché ci sono state numerosi scherzi di cattivo gusto… E le cose potrebbero non cambiare, perché è appena stata ammessa una nuove allieva!
Giselle “Gigi” Stewart (anche lei di 16 anni) è una ragazza californiana dalla pelle color cioccolato, arrivata a New York apposta per poter continuare a studiare danza classica e far diventare la sua passione una futura professione. Gigi si porta dietro il suo grande entusiasmo per il ballo, ma solo dopo aver attraversato il paese si rende conto di due cose: quanto la competizione sia alta nella scuola di New York e… che essere “quella nuova” e una delle uniche tre allieve nere di tutta la scuola la faccia spiccare ulteriormente, accrescendo il suo disagio! Gigi è stata ammessa per la sua bravura… ed è chiaro a tutti che il suo modo di ballare così preciso e al contempo entusiasta sia tanto diverso dalle altre allieve, quanto… pericoloso.
Gigi infatti diventerà presto bersaglio di atti di bullismo… e le cose andranno sempre più sul pesante!
«Questo posto tira fuori il peggio. Di tutti. Anche io ho fatto cose di cui non vado fiero. […] Magari è il balletto, chi lo sa? C’è posto per una sola celebrità. E gli altri non contano, quando c’è di mezzo il successo. È come se fossero parte di uno sfondo sfocato, come oggetti di scena. Bette è sempre stata la star qui dentro. Dopo sua sorella, è come se lei fosse la sua erede e tutto fosse già deciso. Be’, finché non sei arrivata tu. Mi piace questa cosa. Tu sei diversa.»
Ancora quella parola. «Perché la mia pelle è nera?» sbotto. Detesto che diversa sia una specie di sinonimo per chi non è bianco. «No.» Will scuote il capo, poi ride. «Perché tu non sei tipo da sminuire qualcuno solo per arrivare in cima. Il tuo modo di ballare è quello giusto. Tu non hai bisogno di trucchetti, non sei disperata… come Bette.»
La vita all’interno della scuola è difficilissima per tutti, ma per Gigi lo sta diventando decisamente di più…
Chi ci sarà dietro tutti gli innumerevoli scherzi pesanti che la stanno bersagliando? E soprattutto lei riuscirà a mantenere l’entusiasmo che la caratterizza o si farà prendere dal panico per tutto quello che le capita?
mantenere la concentrazione sulle lezioni diventerà per Gigi sempre più difficile, e il suo unico scopo di ballare bene verrà minato pesantemente…
Gli insegnanti si ritirano nell’ufficio ammissioni. Qualcuno sussurra che stanno andando a prendere l’elenco del cast. L’atmosfera si alleggerisce e si solleva un mormorio sommesso. Capto le parole “nuova”, “nera” e “ragazza” in diverse combinazioni. Dopo un mese in questa scuola, al primo casting importante, percepisco il colore della mia pelle come una bruciatura da insolazione. Sono l’unica ballerina nera, a parte una studentessa giovanissima di nome Maya. Il più delle volte cerco di non pensarci, perché sono come tutti gli altri: ho una preparazione classica, sono qui per imparare lo stile di balletto russo e spero di passare dalla scuola alla compagnia di ballo. Ma la mia pelle color cioccolato conta più qui che nella scuola di danza che frequentavo in California. Là ci tenevamo tutte per mano mentre aspettavamo la lista del cast, e ci abbracciavamo, congratulandoci sinceramente l’un l’altra per i ruoli ottenuti. Aurora della Bella Addormentata, Kitri di Don Chisciotte e Odette del Lago dei Cigni potevano avere la pelle di qualsiasi colore. Non si domandavano chi facesse più effetto sul palcoscenico e nemmeno chi avesse la fisicità più adatta.
Nessuno mi aveva mai accennato alla preferenza russa per il ballet blanc: un cast completamente bianco, per creare la suggestione perfetta sul palco.
Ho sempre adorato ogni cosa che sia inerente alla danza, e chi mi conosce sa quanto io sia “amatorialmente” fissata con la danza. Non ho mai nemmeno sognato di diventare una ballerina professionista come i protagonisti di questo romanzo, eppure la danza (prima la classica e poi via via negli anni ho ampliato gli orizzonti) ha sempre fatto parte di me, di una importante fetta della mia vita.
Potrete immaginare quindi perché io sia sempre attirata dai libri che abbiano la danza come protagonista.
In questo caso mi sono avvicinata alla lettura di “Tiny Pretty Things” anche per un altro motivo: perché conoscevo già la scrittura di una delle due autrici, Dhonielle Clayton.
Come nel libro precedente, anche questa volta l’autrice mi ha letteralmente travolta dalla trama! E penso che l’accoppiata con Sona Charaipotra sia stata vincente, perché la narrazione scorre fluidissima senza mostrare minimamente quali parti abbia scritto l’una e quali l’altra… significa quindi, a parere mio, che sia un libro scritto a quattro mani decisamente riuscito! 😉
Ho apprezzato moltissimo la precisione con cui sia descritto il mondo della danza fin nei più piccoli dettagli, dalle scarpe da punta da “rompere” nel modo giusto, l’abbigliamento e le acconciature sempre perfette, l’impegno in sala, gli specchi che servono da aiuto per correggersi nei movimenti ma allo stesso tempo da ulteriori giudici, la tensione del ballare sapendo di essere osservati, insomma ho respirato assolutamente aria vera di danza e mi sono trovata tra le mani un romanzo Young Adult tutt’altro che banale!
I personaggi sono costruiti a tutto tondo, la narrazione si alterna tra i vari punti di vista, numerosi dettagli vengono inseriti in maniera precisa qua e là per alimentare ulteriormente il mistero e le indagini, la completezza della trama che mi ha soddisfatta appieno… insomma un libro che mi ha tenuta incollata alle pagine in tutti i sensi!!
Ho divorato il romanzo con passione e sono affiorati tanti ricordi…. E assolutamente lo consiglio a chiunque abbia qualche conoscenza di danza e pure a chi voglia immergersi in una lettura tutt’altro che prevedibile, dal ritmo incalzante e super avvincente!! 🙂
Ma non è finita qui… perché presto vi parlerò anche del volume seguente, "Shiny Broken Pieces"! 😉
Nessun commento:
Posta un commento